Laghetto e vegetazione asiatica, il nuovo regno delle tigri nel giardino zoologico di Fuorigrotta

La tigre non è un animale qualsiasi è il più grande dei felini, di una bellezza ipnotica, che può arrivare a pesare 423 kg, predatore alfa che si colloca all’apice della catena alimentare. Per questo e per molti altri motivi è tra le specie animali più amate ed al centro dell’attenzione, allo Zoo di Napoli in particolare, una sfida con il tempo, un obiettivo importante da raggiungere, per vedere finalmente dopo molti anni, le tigri liberate in un’area a loro dedicata, più idonea, rispetto agli ormai obsoleti criteri del passato.

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Sabato 9 gennaio sarà un gran giorno allo Zoo di Napoli, le tre tigri asiatiche di età tra i 15 e i 18 anni circa, le due femmine Valentina e Kira ed il maschio Kashmir, potranno essere ammirate dalle vetrate, punti di osservazione, in tutta la loro bellezza, in un’area progettata per il loro benessere, sia negli spazi di più di 3500 mq, con ricoveri al coperto per ripararsi, che negli arredi, con vasche (profonde 2,5 metri) per immergersi nell’acqua e vegetazione di diverse tipologie più o meno folta per ricreare una ambientazione simile alla loro terra di origine.

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Un grande traguardo per lo Zoo di Napoli e per le tigri che ora vedono il sole, il cielo, le piante, l’acqua, ed i veterinari che, ad esempio, non dovranno più tagliare loro le unghie che sul cemento delle vecchie gabbie abitate per tanti anni, non si consumavano naturalmente. Piuttosto cammineranno su un terreno studiato per le loro esigenze, un substrato naturale adatto a loro. Oltre all’arricchimento ambientale, con numerose piante, e laghi dove fare il bagno perché a differenza dei leoni, le tigri si immergono molto volentieri, e poi ancora arricchimento ambientale, fatto di tronchi sui quali arrampicarsi e pedane in legno nei ricoveri interni.
Al primo impatto le tigri quasi spaventate hanno ispezionato il nuovo recinto, sotto le cure attente di veterinari e keeper del settore, prima di rintanarsi nel ricovero, ma è bastato un giorno perché prendessero confidenza con la nuova casa, che può essere divisa in tre settori o tutti congiunti in unico spazio, a seconda delle esigenze degli animali e con vasche d’acqua dove abbeverarsi o nuotare, tra vegetazione asiatica di bambù e palme.