Cresce il mercato dell’auto. Lo scorso anno, infatti, a Napoli e in Campania si è chiuso positivamente sia il comparto del nuovo che quello dell’usato. In aumento anche le rottamazioni.
Secondo i dati del Pubblico Registro Automobilistico dell’ACI, nel 2015 sono state iscritte al PRA di Napoli 29.018 nuove autovetture con un aumento del 16,7%, rispetto all’anno precedente. Positivo è stato anche l’andamento regionale: 59.953 nuove iscrizioni pari ad un incremento del 15,9 per cento.
In deciso rialzo pure il dato relativo alla compravendita di vetture usate. A Napoli, le auto che, lo scorso anno, hanno cambiato proprietario, al netto delle minivolture (ovvero i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), sono state 126.007, equivalenti ad un aumento dell’8,9% in confronto al 2014. Dell’8,7% è stata, invece, la crescita dei passaggi di proprietà in Campania, ammontanti, complessivamente, a 247.114 formalità registrate al PRA.
In leggero rialzo è stato anche l’andamento relativo alle auto radiate dal Pubblico Registro dell’ACI. Ne sono state tolte dalla circolazione 51.036 a Napoli (+0,9% rispetto all’anno precedente) e 101.599 in Campania (+0,7%). In pratica, il tasso unitario di sostituzione è stato di 1,76 a Napoli e di 1,69 in Campania. Ciò significa che per ogni 100 vetture nuove ne sono state cancellate, rispettivamente, 176 a Napoli e 169 nell’intera regione.
“Lentamente anche nel nostro territorio stiamo assistendo ad un rinnovamento del parco circolante automobilistico, commenta il Presidente dell’Automobile Club Napoli, Antonio Coppola. L’aumento delle compravendite, sia per il nuovo che per l’usato, denota una ripresa incoraggiante anche sotto il profilo economico. Questo, però, non si traduce in un incremento dei veicoli in circolazione, in quanto il numero delle auto rottamate continua ad essere superiore a quello delle immatricolazioni. Nel complesso, questo trend risulta essere positivo sotto l’aspetto ambientale, grazie all’immissione sul mercato di vetture meno inquinanti ed alla demolizione di veicoli vetusti. Nella consapevolezza, però, che la qualità dell’aria non può migliorare se, contestualmente, non si registrano passi in avanti, anche e soprattutto, relativamente alle altre sorgenti nocive per l’ambiente, come il porto, l’aeroporto, gli impianti di riscaldamento, il trasporto pubblico e la polvere dei cantieri”.