di Marco Martone
Il Napoli manca il sorpasso alla Juve ma resta in scia dei bianconeri, con la ferma convinzione di rendere alla Vecchia Signora la vita dura fino al termine della stagione. Solo un pareggio contro il Milan, l’ombra della grande squadra di una volta e nemmeno lontana parente della formazione da vertice che Berlusconi chiede al proprio allenatore. I rossoneri hanno giocato a Napoli come l’ultima delle provinciali e grazie ad una condotta di gara basata interamente sulla tenuta difensiva, hanno imbrigliato le bocche di fuoco azzurre e portato a casa un punto assolutamente immeritato. Colpa anche del Napoli, però, che non è più la squadra brillante, tenace e spumeggiante di qualche settimana fa e che va maledettamente in difficoltà quando gli avversari si schierano in dieci uomini al di sotto della linea della palla. Era già accaduto a Torino, contro la Juve, così come a Carpi. Peccato perché gli azzurri il gol lo avevano anche trovato, con un tiro di Insigne, deviato alle spalle di Donnarumma da una deviazione di Abate. Il solito errore difensivo, complice un intervento fuori tempo di Koulybaly e la mancata copertura di Callejon, ha però consentito al Milan di pareggiare le sorti della gara, con l’unico tiro in porta. Anche Reina, nell’occasione, non è apparso irreprensibile. Il portiere spagnolo, spiazzato dalla deviazione del difensore, non è stato in grado di coprire il proprio palo e ha fatto passare il tiro, non irresistibile di Bonaventura. Nella ripresa c’è stato l’assalto, confuso e comunque mai lucido del Napoli, che ha prodotto il palo di Mertens e le occasioni per Higuain e El Kaddouri. Alla fine l’amarezza è tanta e serpeggia anche un po’ di preoccupazione, perché il Napoli sembra aver smarrito la lucidità dei tempi migliori, soprattutto in alcuni giocatori cardine, come Higuain, Insigne e Hamsik, apparsi stanchi e fuori condizione. Il cammino è ancora lungo e il tempo per cullare il sogno scudetto c’è ancora, sperando in una sorte più benevola, una migliore condizione fisica e in qualche passo falso della Juve, attesa ora dalla Champions e poi dalla sfida con la ritrovata Inter di Mancini. Per il Napoli giovedì è tempo di Europa League. C’è da recuperare al San Paolo la sconfitta di misura con il Villarreal e regalare, al finale di stagione, un altro obiettivo su cui puntare con forza e decisione.