di Marco Martone
Come a Torino, come contro la Juve. Quel maledetto 88esimo minuto che diventa ancora una volta fatale per il Napoli. Una partita che gli azzurri dominando, ma che hanno avuto il torto di non sbloccare e che alla fine hanno perso, con l’unico tiro in porta dei giallorossi, da parte di Nainggolan, proprio come aveva fatto Zaza allo Juventus Stadium. Sconfitta immeritata, sfortunata e anche dolorosa, visto che ora la Roma è a soli due punti, a tre giornate dalla fine e quindi i giochi per il secondo posto sono tutt’altro che chiusi. Roma-Napoli è stata una brutta partita, con un primo tempo privo di emozioni, fatta eccezione per il gol annullato a Callejon per un fuorigioco millimetrico, che evidentemente è più facile da vedere quando il giocatore in questione indossa la casacca azzurra. Nella ripresa la squadra di Sarri ha preso in mano le redini della partita ma ha avuto il torno, enorme, di non concretizzare neanche una delle occasioni create. Higuain, Mertens e Hamsik, hanno fallito per merito degli avversari, portiere in primis e per poca lucidità al momento decisivo. Poi è entrato Totti e la Roma ha trovato il gol, sull’unico tiro in porta dei suoi novanta minuti.
La sfortuna del Napoli però fa il paio con alcune considerazioni da fare. La prima: una squadra che ambisce a traguardi importanti non può sbagliare tante volte sotto rete. Alcuni giocatori non sono in condizione e bisognerebbe avere il coraggio di metterli da parte, anche se si chiamano Hamsik. I cambi di Sarri, Insigne e Lopez per Mertens e Allan, non convincono del tutto. I due giocatori sono entrati in un momento in cui la Roma era sparita dal campo e quando, forse, occorreva quell’intraprendenza in più per darle il colpo mortale. Invece il baricentro è arretrato, soprattutto con l’ingresso di Totti in campo e la Roma ha avuto l’opportunità di creare i presupposti per la rete, giunta allo scadere. Nell’occasione Reina, ancora una volta, non è sembrato molto reattivo. Adesso c’è da serrare i ranghi e reagire subito. Le tre gare che restano alla fine del torneo, Atalanta, Torino e Frosinone, sono da vincere senza se e senza ma. Anche sette punti potrebbero non bastare, visto che la Roma adesso ha lo scontro diretto a favore. E sarebbe un delitto, perché al di là del calo di rendimento che la squadra ha fatto registrare nel girono del ritorno, il Napoli questo secondo posto lo merita e arrivare terzi sarebbe una beffa enorme.