Non si entra nella storia solo vincendo un titolo ma anche avendo tra le proprie fila il migliore attaccante oggi in circolazione, a sole due distanze dal record di tutti i marcatori di sempre. Gonzalo Higuain, attaccante argentino, proveniente dal Real Madrid, è alla sua terza stagione al Napoli. La sua crescita fisica nel Napoli coincide con numeri record. Dai ventiquattro gol in 46 partite nella prima stagione, coronata dalla conquista della Coppa Italia contro la Fiorentina, alle 29 reti la stagione successiva (2014-2015,ndr) conclusasi in malo modo con l’attaccante che all’ultima giornata firma una doppietta capace di pareggiare lo svantaggio iniziale a favore della Lazio,ma sbagliando poi il rigore del possibile vantaggio. Partita strana e maledetta terminata poi in favore dei biancocelesti, vittoriosi al San Paolo per 2-4 e conquistando proprio ai danni degli azzurri, l’ultimo posto disponibile per andare in Champion’ s League. Ovviamente non potevano mancare le critiche per l’attaccante nonostante il numero considerevole di gol. Voci che lo portavano lontano da Napoli. Voci che lo facevano passare in “sovrappeso”.S embrava che l’amore tra Napoli e il fuoriclasse argentino dovesse finire ed invece il “pipita” resta al comando dell’attacco sfidando tutto e tutti. L’8 novembre, in Napoli-Udinese (1-0), realizza il suo 200º gol in carriera nelle squadre di club. Il 30 novembre segna una doppietta nella partita Napoli-Inter, finita 2-1, permettendo ai partenopei di conquistare la vetta solitaria della classifica di Serie A, a 25 anni dall’ultima volta.
Nel corso della stagione raggiunge alcuni traguardi significativi. Entra nella top ten dei migliori marcatori della storia del Napoli, toccando quota 70 reti complessive; va a segno per sei giornate consecutive, eguagliando la striscia positiva di Maradona nella stagione 1987-1988; supera, inoltre, il proprio primato personale di gol segnati in una stagione (27) e le 29 reti di Edinson Cavani, fino ad allora il miglior goleador stagionale nella storia del club partenopeo (limitatamente al campionato). Tuttavia, nella stessa gara (persa contro l’Udinese) in cui raggiunge le 100 presenze in Serie A e realizza il trentesimo centro stagionale, è protagonista di una reazione scomposta verso l’arbitro Irrati, che lo aveva espulso per somma di ammonizioni; ciò determina la squalifica dell’argentino per quattro giornate, poi ridotte a tre a seguito del ricorso presentato dal Napoli. Il 2 maggio, con la doppietta all’Atalanta raggiunge la quota di 32 realizzazioni avvicinandosi così al record di Nordahl (autore di 35 reti nel torneo 1949-50). Ora il “pipita” sabato sera ha la possibilità di scrivere la storia.
Mario Passaretti