di Marco Martone
È durata solo qualche anno la tregua per il mondo del calcio italiano. Come una bomba a orologeria, un virus che non si debella, un cancro incurabile, torna il fenomeno del calcio scommesse. Qualcosa di endemico, evidentemente, un male del quale il nostro sport proprio sembra non poter fare a meno. L’ultimo terremoto riguarderebbe, questa volta, il campionato di serie B e coinvolgerebbe almeno un giocatore professionista, addirittura già nel giro della Nazionale. Si tratta di Armando Izzo, attualmente al Genoa ma in passato giocatore dell’Avellino. Dietro tutto questo, come è facilmente intuibile, c’è la criminalità organizzata, con tanto di riferimento a una delle tante famiglie dell’area campana, quella dei ”Vanella Grassi”. La Camorra, in effetti, stando a quanto accertato dagli inquirenti, avrebbe messo ancora una volta le mani sul business delle scommesse. Le indagini sono state condotte della DDA di Napoli, con l’aiuto del nucleo investigativo del comando provinciale dei Carabinieri. Le forze dell’ordine hanno effettuato un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di dieci persone considerate affiliate ad un clan camorristico.
Le partite sotto inchiesta sono quelle del campionato di Serie B della stagione 2013-2014, in particolare un paio giocate nel maggio 2014. I Carabinieri hanno ricostruito che, attraverso il calciatore coinvolto nella vicenda e che fungeva da contatto con gli altri, il capoclan versava somme ingenti di denaro per corrompere i giocatori di una squadra campana di Serie B, cambiando le sorti dei risultati.
I calciatori indagati sono il difensore del Genoa, Armando Izzo, il centrocampista dell’Acireale, Francesco Millesi, già in forza all’Avellino, e l’ex calciatore Luca Pini, sono indagati dalla Dda di Napoli nell’inchiesta su camorra e calcio. Nei riguardi di Izzo, Millesi e Pini, la Dda ipotizza un concorso esterno, senza un inserimento organico, alle attività del clan di camorra «Vanella Grassi». In particolare, gli inquirenti ipotizzano che i tre si siano messi a disposizione dell’organizzazione allo scopo di influire su alcune partite del campionato di calcio di serie B sulle quali i vertici del clan scommettevano denaro.
Due le partite del campionato di Serie B 2013-2014 che, secondo la Dda di Napoli, sarebbero state influenzate dal clan Vinella Grassi di Secondigliano. Si tratta di Modena-Avellino, disputata il 17 maggio 2014, e Avellino-Reggina, disputata il 25 maggio 2014. Prima di queste gare è fallito il progetto di alterare il risultato di Avellino-Trapani, mentre la successiva combine di Padova-Avellino è saltata solo per l’intervento dei Carabinieri, che hanno arrestato Antonio Accurso e altri affiliati per il loro coinvolgimento nel duplice omicidio dei fratelli Matuozzo.
La nuova mazzata al calcio italiano arriva, e anche questa non è una “primizia”, proprio in concomitanza con la partenza degli azzurri di Antonio Conte per la spedizione europea in Francia. Proprio ieri il Ct della Nazionale ha diramato le convocazioni dei trenta giocatori, 23 dei quali faranno parte dell’Europeo, che in settimana si raduneranno per lo stage finale in vista della competizione. Dei 30 non farà parte Izzo.
Il calciatore indagato ha cominciato la sua carriera all’età nell’Arci Scampia, per poi passare al Napoli con cui vince anche uno Scudetto Berretti. Nella stagione 2011-2012 passa in prestito alla Triestina, con cui gioca 13 partite e segna il suo primo gol in carriera a livello professionistico. Nel gennaio del 2012 viene ceduto in comproprietà all’Avellino, sempre in Prima Divisione. In questo campionato Izzo segna un gol in 22 presenze, e l’Avellino vince il campionato venendo promosso in Serie B. Durante l’estate viene ceduto al Genoa, con cui esordisce in Serie A il 5 ottobre 2014, nella partita Parma-Genoa 1-2. Segna il primo gol nella massima serie l’11 gennaio 2015 a San Siro contro l’Inter. Il 6 maggio 2014 ha giocato da titolare in una partita amichevole con la B Italia, guidata da Massimo Piscedda, contro l’Under-21 dell’Albania. Ora la sua carriera rischia un brusco stop.