Oltre duecento delegati provenienti da tutto il mondo hanno preso parte alla “Giornata internazionale della Dieta Mediterranea e dei Beni Campani Patrimonio Unesco”. L’evento, organizzato dalla Regione Campania nel quadro della Assemblea Generale degli Stati aderenti alla Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale, si è tenuto nella sede Unesco di Parigi.
Una giornata di approfondimento, confronto e di promozione del patrimonio culturale ed economico campano e della Dieta Mediterranea che prosegue il percorso intrapreso dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, durante Expo 2015 a Milano e volto a tutelare e valorizzare le eccellenze agroalimentari della regione, creando, attraverso di esse, occasioni di sviluppo e di internazionalizzazione.
“Gli incontri in Ambasciata, presso il ministero dell’Agricoltura francese e infine alla sede dell’Unesco – ha dichiarato Amedeo Lepore, assessore alle Attività Produttive della Regione Campania – hanno evidenziato che la Dieta Mediterranea non è solo un marchio da tutelare, ma rappresenta soprattutto la salvaguardia e la valorizzazione di un bene immateriale nei suoi molteplici aspetti, culturali economici e sociali”. “Abbiamo approfondito sia i temi legati allo stile di vita, al benessere e all’accoglienza nati nella nostra regione e in particolare nelle zone del Cilento; sia quelli connessi a un modello di sviluppo originale e innovativo”. “La Campania con la qualità dei suoi prodotti, i controlli e la sicurezza garantiti dalla tracciabilità e dal QrCode, grazie all’iniziativa del presidente De Luca, si pone all’avanguardia in Europa per rappresentare il sistema Paese e un nuovo modo di concepire le dinamiche di crescita”.
Un percorso internazionale che proseguirà in autunno a Napoli con un’iniziativa internazionale dedicata alla dieta mediterranea che si terrà dal 17 al 20 novembre alla Mostra d’Oltremare. Un grande evento che celebrerà la dichiarazione che ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista dell’Unesco.
La Campania, dunque “Regione pilota nel Mediterraneo, di una strategia per promuovere le tradizioni comuni della Dieta Mediterranea, quale stile di vita che unisce i popoli”. Così Francesco Caruso consigliere del presidente per le attività internazionali e beni Unesco a margine della tavola rotonda con i delegati di Portogallo, Grecia, Spagna, Croazia, Cipro e Marocco. “La Giornata internazionale della Dieta Mediterranea e dei Beni Campani Patrimonio Unesco – ha proseguito Caruso – ci ha consentito di presentare nella sua giusta veste le bellezze naturali, architettoniche della nostra regione e le eccellenze alimentari, capovolgendo una immagine che negli scorsi anni ha penalizzato la Campania”.
All’incontro hanno preso parte, per la Regione Campania, anche Franco Alfieri, consigliere del presidente per l’Agricoltura, il quale ribadendo “l’importanza del percorso di promozione internazionale” ha richiamato l’attenzione “sul lavoro da compiere in Campania per trasformare le opportunità in concrete azioni di crescita” e Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che ha presentato il sistema di controlli in atto per difendere la qualità dei prodotti alla base dello stile alimentare patrimonio dell’umanità.
All’interno del palazzo Unesco, è stato allestito un viaggio multisensoriale nei territori della Dieta Mediterranea della Campania, cogliendo così l’occasione per mostrare i Siti della Regione Patrimonio Universale, abbinati alle materie prime della Dieta Mediterranea e presentate dallo chef Alfonso Iaccarino. Performance artistiche e musicali, hanno contribuito a ricreare quel clima di convivialità e scambio di tradizioni popolari alla base del riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea.