Luigi de Magistris (Facebook)
Il compito di una amministrazione è creare le condizioni affinché una comunità possa vivere sempre meglio. Noi in questi primi 5 anni abbiamo lavorato affinché in città si creassero le giuste condizioni per nuove forme di economia e di lavoro. Abbiamo lavorato molto sull’immagine della città e sul turismo. Abbiamo messo in campo ogni azione, seppur in condizioni molto complesse, affinché si creassero le condizioni giuste per sviluppare cultura ed economia, ma è senza subbio merito della città averne approfittato per riportare Napoli tra le grandi mete turistiche e culturali nel mondo.
L’anno scorso parlavamo di numeri importanti per il turismo e la cultura soprattutto per il “centro storico”, i cui confini “turistici” quest’anno si sono estesi raggiungendo Piazza Carlo III, Porta Capuana, Forcella, Corso Umberto e la stessa Sanità.
Ma non è solo centro storico, la capacità di innovare e inventare, porta nuove forme di economia in quartieri che stanno rialzando la testa. C’e’ chi vince premi con la “pizza a stella” inondando di cittadini e turisti quartieri come Soccavo o chi sperimenta nuovi dolci nell’affollata Piazza Nazionale, chi apre nuove attività gastronomiche in quartieri ritenuti da sempre troppo lontani dal centro.
Girando la città e i tanti vicoli da troppo tempo dimenticati, è sempre più frequente trovare “bassi” un tempo adibiti ad abitazioni, trasformati in negozi di artigianato locale o di souvenir, oppure piccoli locali trasformati in innovata gastronomia partenopea in zone prima ritenute “periferiche”, come l’intera zona tra Via Foria e Piazza Cavour.
Non era mai accaduto prima, Napoli offre emozioni continue, di giorno con i suoi tesori storici, recuperati e riaperti e di sera con nuove forme di accoglienza. In questi giorni le TV nazionali e di tutto il mondo parlano del “fenomeno” Napoli, è l’effetto domino dell’economia partito dal centro ma si estende sempre di più, tocca a noi migliorare la qualità dei servizi offerti, perché Napoli sa farcela da sola, soprattutto grazie alla sua unica grande ricchezza, il capitale umano.