La presentazione domani venerdì 30 settembre alle 16 presso la Sala Convegni dell’ITI “Augusto Righi” di Napoli, nell’ambito di un incontro tra Dirigenti Scolastici, Animatori Digitali e dirigenti dell’U.S.R. Campania sull’utilizzo della realtà immersiva come supporto ad una didattica innovativa
A poche ore dell’annuncio del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dello stanziamento di ulteriori 4,3 milioni nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, per finanziare percorsi di sviluppo di competenze digitali e di accompagnamento di attività di apprendimento degli studenti in maniera stimolante e attrattiva, Protom presenta Scuolab (http://www.scuolabonline.com/), una soluzione altamente innovativa per l’insegnamento delle discipline scientifiche.
La presentazione in Italia in anteprima nazionale avverrà domani 30 settembre presso l’ITI “Augusto Righi” di Napoli, nell’ambito di un seminario che vedrà coinvolti i Dirigenti Scolastici e gli Animatori Digitali della Regione Campania e al quale interverranno Luisa Franzese, Direttore Generale U.S.R. Campania e Paola Guillaro, referente per il P.N.S.D. (Piano Nazionale Scuola Digitale) per U.S.R. Campania, oltre che il Dirigente scolastico dell’Istituto, Vittoria Rinaldi.
Scuolab è un software che permette di effettuare in classe gli esperimenti che normalmente sono realizzati in laboratorio. L’ambiente di un laboratorio di fisica viene riprodotto attraverso la realtà immersiva, mettendo lo studente in condizione di interagire, durante lo svolgimento delle esperienze, con le stesse modalità con cui lo farebbe nel mondo reale.
Scuolab nasce dall‘interazione di un’azienda come Protom, dal 1995 leader nella formazione e tra i principali player europei nell’ambito della realtà immersiva, con professori di istituti superiori ed animatori digitali e fa parte delle iniziative messe in campo dall’azienda a sostegno di #EuFactor, la campagna dell’Unione Europea volta alla sensibilizzazione dei giovani verso lo studio della scienza, nell’ottica della creazione di nuove opportunità di lavoro e della necessità di fornire agli studenti le competenze richieste dai mercati.
“Con Scuolab – dichiara il fondatore di Protom Fabio De Felice- ci proponiamo, dunque, come uno strumento per la realizzazione delle politiche ministeriali che, come afferma Stefania Giannini, puntano a massimizzare le collaborazioni tra la scuola e il mondo del lavoro.
È stato calcolato che in Europa, tra il 2013 ed il 2025, il numero di posti di lavoro disponibili nel campo della scienza e dell’ingegneria si aggiri intorno ai 2 milioni e trecento mila. L’apprendimento delle cosiddette “discipline STEM”, rappresenta un fattore imprescindibile nella crescita economica di una nazione che voglia rimanere competitiva a livello globale. E per questo come Protom abbiamo deciso di mettere a disposizione anche del mondo dell’istruzione le competenze di progettazione del nostro team di ricerca applicata.
È dall’aver colto queste esigenze -conclude De Felice- che nasce la scelta di Protom di dedicare i primi tre volumi di Scuolab alla fisica, “scienza dura” per eccellenza, rendendo il suo insegnamento dinamico ed inclusivo, attraverso un’innovativa modalità di fruizione e la capacità di stimolare attivamente gli studenti.”
Scuolab è stato pensato per funzionare sia su un semplice PC che sulla LIM (lavagna interattiva multimediale), rendendo possibile la conservazione delle capacità sperimentali e la percezione degli aspetti osservabili e lasciando inalterate le abilità usate nelle tecniche laboratoriali manuali tradizionali. La sua caratteristica fondamentale è la fedeltà nella riproduzione delle fasi del Metodo Sperimentale: dalla rilevazione delle caratteristiche degli strumenti al trascinamento degli oggetti e del materiale sul tavolo da lavoro; dalla conduzione dell’esperienza alla rilevazione delle misure fisiche riscontrate.
“Imprese, governi e scuole- continua De Felice- devono collaborare al fine di individuare soluzioni efficaci per promuovere le materie STEM, garantendo una crescita economica costante, nella consapevolezza che il sistema educativo deve adeguarsi alle esigenze di un mondo in cui si afferma sempre più il primato del digitale. Va dunque ripensato l’approccio all’insegnamento delle discipline scientifiche, che rappresentano il grande patrimonio di conoscenza dei cittadini di domani, mettendo a punto metodi didattici innovativi, in grado di favorire un apprendimento integrato ed attivo delle scienze. Il passo successivo sarà ampliare la collana, introducendo contenuti che permettano un insegnamento interattivo anche di Chimica e biologia.”