di Marco Martone
La fortuna non aiuta gli azzurri e questo è un dato di fatto. Gli arbitri non ne indovinano una e anche questa è una verità difficilmente confutabile, visto il gol in netto fuorigioco concesso al Besiktas nel finale e quello annullato, qualche minuto prima a Gabbiadini, forse regolare. La squadra produce gioco ma perde per errori individuali e per episodi addirittura imbarazzanti, vedi il retropassaggio di Jorginho che manda in gol Aboubakar. Detto questo, la sconfitta del Napoli deve necessariamente indurre a una serie di riflessioni, profonde, da parte del tecnico Sarri le cui scelte non hanno convinto del tutto.
A cominciare dalla rinuncia a Gabbiadini in partenza, a favore di un attacco formato da tre “piccoletti”, Insigne, Mertens e Callejon. Neanche la gestione di Jorginho può lasciare indifferenti. Il giocatore italo-brasiliano è stanco, fisicamente ma soprattutto mentalmente e i pochi minuti giocati da Diawara, entrato nel secondo tempo, dimostrano che l’avvicendamento tra i due poteva essere fatto anche molto prima di quanto non abbia fatto il tecnico azzurro. Poi c’è l’episodio del rigore sbagliato da Insigne, l’ultimo dei giocatori che avrebbe dovuto andare sul dischetto, in un momento così delicato della gara. Con un Mertens in serata di grazie, migliore in campo, e con lo scugnizzo di Frattamaggiore ancora alla ricerca di se stesso, l’allenatore avrebbe dovuto imporre il tiro al belga, anche per evitare quello che poi è purtroppo accaduto e cioè la profonda depressione per Insigne, uscito dal campo tra i fischi e le lacrime.
Poca responsabilità, invece, ha Sarri, sugli errori individuali di alcuni giocatori. Sul primo gol Callejon e Maggio si lasciano uccellare da Adriano, che arriva da dietro sul traversone di Quaresma. Sul 2-1 per i turchi sbaglia in maniera grossolana Jorginho, poi chiude la fiera dell’horror Reina, in serata no, che non blocca il tiro maldestro dell’attaccante camerunense del Besiktas. Sul gol del 3-2, in fuorigioco, Chiriches e Koulibaly non scalano sul secondo palo e Reina, ancora lui, non esce nella zona di sua competenza a bloccare il cross da punizione.
Una serataccia, insomma, che manda in crisi il Napoli al terzo ko consecutivo, dopo Atalanta e Roma ma che non pregiudica il passaggio agli ottavi di Champions, visto che gli azzurri sono sempre primi nel girone con un punto di vantaggio sui turchi e due sul Benfica, che ha battuto la Dinamo Kiev. Domenica la trasferta di Crotone, dove il turnover sarà obbligatorio. A questo punto appaiono scontate alcune scelte. Mertens dall’inizio al posto di Insigne, Diawara confermato in regia per dare un po’ di riposo a Jorginho, Gabbiadini al centro dell’attacco e, perché no, Giaccherini sulla destra al posto di un Callejon che non sembra più lo stesso.