Grazie all’impegno dei giovani del Centro di aggregazione universitario delle Figlie di Maria Ausiliatrice – Salesiane di Don Bosco riapre al pubblico con visite guidate gratuite la chiesa di Santa Maria di Monteverginella, capolavoro artistico dimenticato del Centro Antico di Napoli.
Non ha nulla da invidiare ai suoi vicini più famosi. Il Complesso Monumentale di Monteverginella è un capolavoro storico e artistico dimenticato, caratterizzato da una chiesa cinquecentesca e dal bellissimo chiostro progettato da Domenico Antonio Vaccaro. Collocato poco distante dalla Piazzetta Nilo del Corpo di Napoli, la chiesa di Monteverginella riapre al pubblico i prossimi 26 e 27 ottobre con una vera e propria giornata di festa e l’organizzazione di visite guidate gratuite per tutto il fine settimana.
Si inizierà alle 10:00 con una visita guidata dedicata alla stampa e alle autorità intervenute per poi continuare con un suggestivo concerto d’arpa in chiesa, poi in replica nel pomeriggio. Le visite guidate aperte a tutti riprenderanno poi nel pomeriggio e continueranno per tutta la mattinata di domenica.
E’ stato un importante restauro quello che ha interessato la Chiesa di Monteverginella, grazie all’intervento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli che sta ancora lavorando per restituire all’originario splendore anche il suggestivo chiostro accanto alla chiesa.
Durante il percorso di visita sarà possibile ammirare i capolavori di Domenico Antonio Vaccaro, che restaurò la chiesa alla metà del Settecento e fu autore della bellissima tela della volta che ritrae, tra gli altri, anche San Gennaro. Si vedranno poi le tele di Luca Giordano, una splendida tela cinquecentesca della Madonna di Montevergine, che dà il nome alla chiesa ed infine la tomba di San Francesco Caracciolo, fondatore dell’ordine dei Caracciolini e patrono dei cuochi d’Italia.
Il percorso di visita prevede anche l’accesso al Chiostro settecentesco nel quale è collocato un frammento della motonave Caterina Costa, che nel 1943 saltò in aria nel porto di Napoli con il suo carico di munizioni e armamenti a causa di un incendio. L’esplosione fu così forte da provocare centinaia di morti e migliaia feriti in tutto il centro storico di Napoli. Un frammento di ancora raggiunse anche il convento, allora abitato da suore e giovani universitarie senza, incredibilmente, colpire qualcuno.
Le visite guidate al Complesso di Monteverginella proseguiranno nei prossimi mesi ogni fine settimana, grazie all’impegno delle Figlie di Maria Ausiliatrice – Salesiane di Don Bosco, che hanno in cura la chiesa. Saranno realizzate dai giovani facenti parte dei progetti educativi e formativi della Congregazione . L’obiettivo è responsabilizzare i giovani rendendoli consapevoli dell’immenso patrimonio artistico e culturale che possiede la città e di come questo possa diventare volano di sviluppo, ricerca e lavoro.