di Mariateresa Di Pastena
Quando attraversiamo un periodo complicato, o abbiamo problemi di salute che ci costringono a stare a riposo, il tempo a disposizione ci obbliga a riflettere, e la prima riflessione riguarda proprio quest’ultimo, il tempo. E non quello meteorologico che purtroppo ultimamente sta flagellando la nostra penisola… Forse, proprio quando non possiamo svolgere le nostre attività quotidiane (il lavoro e tutto il resto), e quindi il tempo lo stiamo davvero perdendo, diventa ancora più prezioso. Contemporaneamente, riusciamo a dare, però, il giusto valore a tutto ciò che facciamo in genere e, soprattutto, alle persone che fanno parte della nostra vita: queste ultime, proprio in questi momenti, hanno, o meglio, dovrebbero avere, un ruolo fondamentale nel condividere tanto, poco, o per niente, il nostro malessere. E’ proprio quando ci sentiamo isolati dal mondo che diventiamo più fragili e vulnerabili! E non pretendiamo certo che gli altri scalino una montagna o attraversino un oceano per starci vicino… Non pretendiamo chissà quanto tempo… Basta un minuto per chiedere ‘come stai?’ Il problema è che molti non hanno soprattutto il tempo per ascoltare la risposta, o meglio non hanno voglia di cercarlo. Ma l’Amore e l’affetto si misurano soprattutto in base al tempo che dedichiamo a chi ci sta vicino, fisicamente o spiritualmente, soprattutto quando ne ha più bisogno. Eppure, la mancanza di tempo è diventata un alibi ormai! Sono tutti troppo impegnati, troppo presi dalla loro vita per dedicare qualche minuto a quella degli altri! Ma forse è solo perché il pensiero per gli altri non sfiora nemmeno la mente di molte persone. La peggiore nemica del tempo è, infatti, l’indifferenza.
Ci sono dei mestieri, poi, in cui il tempo è un termometro che ci permette di valutare chi ci sta di fronte. Per fare il medico o l’insegnante, ad esempio, non sono sufficienti le competenze: mai come in queste due professioni, bisogna, necessariamente essere dotati di sensibilità e di empatia, per poter entrare in contatto non solo con le persone fisiche che si hanno davanti, ma soprattutto con la loro anima, con il loro carattere, con le loro fragilità e paure. Il dialogo e l’ascolto sono imprescindibili! Un medico, un insegnante non devono mai avere fretta, né nascondere lo sguardo, perché è proprio attraverso i loro occhi che si percepisce la differenza tra lavoro e missione. Ed è proprio lì che dovrebbero sempre brillare quella luce, quella passione e quell’amore per gli altri, raggi di sole indispensabili che arrivano dritti al cuore di chi sta attraversando un periodo più o meno buio.
Il tempo, quindi. Come recitano questi versi che gli ho dedicato….
‘Sono il tempo…’
Molti dicono che non riescono a trovarmi,
ma in realtà non vengono a cercarmi.
Io sono il tempo per chi è solo,
per chi ha paura di spiccare il volo,
Sono il tempo per chi è malato,
per chi si sente inadeguato.
Sono il tempo per gli anziani,
che saremo anche noi domani
Sono il tempo per l’ambiente,
per averne cura veramente.
Sono il tempo per chi è più lento
a tirar fuori il proprio talento.
Sono il tempo per chi ne ha bisogno
per realizzare un sogno.
Sono il tempo per chi mi ha sprecato
e per chi mi ha abbandonato.
Sono il tempo, non mi vedi?
Sono qui, sotto i tuoi piedi.