Sarà il 12 dicembre alle ore 11,00 l’anteprima per la stampa della mostra Vulcanica: Il fuoco che crea.
Una mostra curata da Paolo Jorio, direttore del Museo del tesoro di San Gennaro in accordo con la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, realizzata in collaborazione con il MANN, l’Osservatorio Vesuviano, il primo osservatorio vulcanico al mondo, e il Museo del Corallo Ascione e dedicata alla forza sterminatrice del Vesuvio che nei secoli ha distrutto, ma che ha anche creato. Il vulcano partenopeo, infatti, ha spazzato via in pochi istanti migliaia di vite umane e intere città, trasformando totalmente il territorio circostante, ma che nei millenni ha anche conservato, sotto la pesante coltre di lava e di cenere, limpide testimonianze di un’antichissima civiltà che probabilmente non sarebbero mai giunte sino a noi così complete.
Il Vesuvio, una entità naturale, dalla violenza devastante, tra le più pericolose al mondo che da sempre ha minacciato e minaccia Napoli e tutta l’area alle sue pendici, ma alla quale i napoletani hanno contrapposto come baluardo una forza soprannaturale: San Gennaro. Il nume tutelare di Napoli, invocato dai napoletani nei momenti di maggiore pericolo, in nome del quale è sorta una devozione popolare senza precedenti che ha condotto, grazie al voto del 1527 , all’istituzione di un organismo laico ancora oggi esistente, la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, che in rappresentanza della Città di Napoli ha fatto realizzare uno dei gioielli universali dell’arte, la Cappella del Tesoro e che ha costituito e custodito per secoli sino a oggi, uno dei tesori d’arte più importanti al mondo.
Il titolo“Vulcanica”. Il Fuoco che Crea” è espressione geografica di una terra, ma soprattutto individua l’essenza di una popolazione, che si identifica come rivelazione della mutabilità del territorio che occupa. Il Vulcano, con la sua imprevedibilità ha infatti forgiato l’anima di chi vive alle sue pendici, ieri come oggi.
La narrazione espositiva della mostra si svilupperà attraverso manufatti e testimonianze artistici e storici di natura diversa; dalle immagini raccolte durante i Gran Tour, agli oggetti di uso decorativo, a quelli dalle simbologie mitologiche e apotropaiche.
Gli argenti e i gioielli del Museo del Tesoro di San Gennaro si andranno a integrare con i prestiti preziosi del MANN, dell’Osservatorio Vesuviano e del Museo del Corallo consentendo l’avvicinamento di opere dal grande valore estetico-stilistico e annullando quasi “magicamente” il divario temporale esistente tra la produzione dei sorprendenti manufatti. Una delle peculiarità del Tesoro di San Gennaro è, infatti, la presenza nella collezione di sette secoli di arte Orafa e Argentaria, con gioielli dal valore inestimabile che, messi a confronto con argenti, gioielli risalenti al 79 d.C. confermano come la grande tradizione culturale artigianale e artistica tipica di questa terra abbia avuto sempre un filo di straordinaria continuità. Un’occasione espositiva particolare, dunque, con un inedito percorso museale di grande valore didattico, divulgativo e di grande impegno culturale, che vedrà le opere del MANN a colloquio e a raffronto con i capolavori del Tesoro e degli oggetti di corallo per esprimere e testimoniare tutta la creatività e la maestria della grande Fucina produttiva del territorio.
Una mostra che punta sull’emozione e racconta una storia; quella del Vesuvio, dei sui abitanti, della sua passione e del suo protettore…Napoli.
Per tutta la durata dell’esposizione Vulcanica: Il fuoco che crea il biglietto d’ingresso al Museo del Tesoro di San Gennaro permette di ricevere uno sconto del 50% sul ticket di accesso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.