Tarro: «Il picco è passato. Forse siamo in discesa»

Le dichiarazioni del virologo Giulio Tarro in un’intervista al Quotidiano del Sud

«Il 21 marzo, con l’entrata della primavera, abbiamo avuto il massimo dei contagiati, il massimo dei morti. E poi i tre giorni successivi abbiamo avuto una riduzione del numero di contagiati. Aggiungiamo che purtroppo c’è stata un’impennata sui morti. Ma i morti è già una cosa diversa, nel senso che dipende dalla gravità di quelli che vanno in contro al coronavirus, se eventualmente diventano vittime. E poi soprattutto l’altro aspetto importante: sono aumentati quelli che sono guariti». È quanto dice il virologo Giulio Tarro, in un’intervista rilasciata Gianmaria Roberti per il Quotidiano del Sud

«C’è una sensazione che perlomeno possiamo essere arrivati alla fine di questa curva esponenziale sempre in accrescimento – aggiunge Tarro- speriamo che effettivamente, nei prossimi giorni, si possa essere in discesa». Ecco dunque cosa c’è da attendersi. «Penso che dobbiamo anche guardare ai tempi. Da noi è arrivato il boom dal 20 al 22 febbraio, dopo i tre casi dello Spallanzani c’è stato il boom di centinaia di casi in Lombardia e di quell’altro focolaio in Veneto. Allora dobbiamo considerare che certamente non è iniziata allora, ma sicuramente era iniziata prima questa situazione. A questo punto possiamo dire che, come è iniziata prima, probabilmente finirà prima, soprattutto con l’estate».