Pisani: «Si faccia chiarezza sulla morte di Diego»

Parla l'avvocato che ha difeso Maradona nella causa contro il fisco italiano

«Solo ora inizio a capire meglio, più mi guardo intorno e più penso e ripenso agli effetti della vita di Maradona. Io sono credente e penso che Diego sia stato uno strumento di Dio, sarebbe normale dedicargli una chiesa per diffondere i suoi messaggi, che sono messaggi puri. Molti vogliono intitolare uno stadio o una piazza a Maradona,  ma se si tiene conto della sua vita, della sua filosofia e del messaggio che voleva diffondere, a Diego bisognerebbe intitolare una chiesa, la sua può leggersi come religione dei valori, il trovare nelle debolezze umane la forza del riscatto». Ad affermarlo senza remore, premettendo di essere credente e di credere nei segnali, quasi rasentando la blasfemia, è Angelo Pisani, l’avvocato che ha difeso il campione argentino anche nella querelle da 40 milioni di euro con il Fisco italiano, oltre che nelle controversie  per diffamazione, ma anche l’amico con il quale il “pibe de oro” si confidava.

«Una volta – ricorda , come l’aveva soprannominato – mi disse:  “un giorno capiranno il mio messaggio e parleranno infinitamente di Maradona”. Credo stia già avvenendo a pieno adesso, dopo la sua morte. Il mondo si è fermato per rendergli omaggio, la sua storia  ha un effetto planetario ed oggi più che mai ritengo che il suo piede sinistro fosse lo strumento con il quale gli emarginati hanno trovato riscatto. Lui il calcio lo ha  usato per fare del bene, Maradona può considerarsi uno strumento di Dio».

Secondo l’avvocato del pibe, è successo qualcosa di straordinario, abbiamo dei segnali: quando l’Argentina ha battuto l’Inghilterra nei mondiali disputati in Messico nel 1986, «riscattando il suo popolo dalla sconfitta subita contro il Regno Unito per le isole Malvine-Falkland», e anche «quando ha dato il primo scudetto al Napoli, intervenendo con i suoi gol e con il suo spirito ribelle sulla questione meridionale, allora ancora viva, regalando successi e gioia ai napoletani che guidava nella battaglia al razzismo del nord».

«Diego ha combattuto diversi tipi di male e per certi versi ha anche vinto una guerra combattuta in tempo di pace». «A differenza di chi combatte le guerre con i fucili, Diego ha combattuto una guerra buona per tutto il pianeta con il piede sinistro».

In merito alle indagini che stanno cercando di fare piena luce sulle circostanze che hanno portato Maradona alla morte, per Angelo Pisani, è necessario che si faccia chiarezza  fino in fondo: «I suoi tifosi e i suoi estimatori hanno diritto di sapere la verità al pari dei suoi eredi, ma abbiamo assistito ad un messaggio che, sono sicuro, diventerà una filosofia, o meglio, la religione di Maradona, come riscatto e volano per far vincere il bene sul male, soprattutto per i più giovani. In quella telefonata, quella con la quale il suo medico personale, Leopoldo Luque, chiede i soccorsi – continua Pisani – non traspare alcun coinvolgimento emotivo di chi non dice neanche di esser il suo medico. Sembra la telefonata di un estraneo che assiste ad un incidente e chiama i soccorsi. Comunque – conclude Pisani – sarà dirimente la perizia medico-legale, per il resto Maradona non morirà mai e lo ritroveremo sempre in ogni parte del mondo, nei cuori degli anziani come nei sogni dei bambini».