Cinquanta anni fa, esattamente il 26 aprile 1967, inaugurava le trasmissioni Telenapoli, la prima televisione privata italiana. Mercoledì prossimo 26 aprile in occasione dell’anniversario di quella rivoluzionaria iniziativa il Corecom Campania organizza il convegno “Mezzo secolo di comunicazione libera”, che si terrà presso la Sala Nassiriya del Consiglio regionale della Campania (isola F13 del Centro Direzionale). Ai lavori (che saranno moderati da Davide Conte) porterà il saluto la presidente dl Consiglio regionale Rosa d’Amelio e interverranno il fondatore di Telenapoli, l’ingegner Pietrangelo Gregorio, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il presidente del Corecom Lino Zaccaria e il presidente di Confindustria Tv Franco Siddi. Previste testimonianze di giornalisti e artisti che parteciparono a quell’esperienza: Benedetto Casillo, Lucia Cassini, Antonio Corbo, Arnaldo Delehaje, Lorenza Foschini e Massimo Milone.
Il 26 aprile 1967, venne inaugurata a Napoli la prima televisione libera: “Telediffusione Italiana-Telenapoli”: quando, dopo precedenti sperimentazioni, la rete della TVcavo, partendo da piazza Cavour, estendendosi per via Pessina, via Toledo, giunse a piazza Plebiscito, collegando numerosi bar, compresi quelli della Galleria Umberto e lo storico caffè Gambrinus, dove si tenne lo spettacolo inaugurale con Nino Taranto, Angela Luce e Sergio Bruni.
Dopo alterne vicende, con l’avvento dei fratelli Enrico ed Ubaldo Capozzi, la Telediffusione italiana -Telenapoli progredì al punto da essere considerata, nel 1976, la più importante televisione via cavo d’Europa(con 150 dipendenti, 380 km di cavo, 28.000 utenti).
Questa imponente realizzazione, che costituì un primato napoletano e nazionale venne soppiantata dalla legge 202/1976 che, liberalizzando la TV via etere, rendeva obsoleta ed antieconomica la TVCavo.
Telediffisione Italiana-Telenapoli, ha, comunque, segnato, l’inizio dell’avventurosa epopea della televisione libera italiana, seguita poi da Telebiella di Peppe Sacchi, cui si deve la sentenza della Corte Costituzionale, che, legalizzando la televisione libera in Italia, rese possibile il sorgere delle numerose emittenti locali ed infine Silvio Berlusconi, che, ottenendo la legalizzazione del network televisivo, ha realizzato la grandiosa azienda Mediaset, in grado di competere e primeggiare fra i migliori network multinazionali.