NAPOLI – Il Progetto Arena Flegrea 2016 nasce, giovedì 29 ottobre, con una conferenza stampa ed una visita in cantiere per constatare dal vivo lo stato dell’arte di un teatro che sta riacquisendo, grazie ai lavori in corso, il suo antico splendore. L’Arena Flegrea gestita fino ad ora dalla Mostra d’Oltremare viene esternalizzata per la prima volta grazie al coinvolgimento dell’imprenditore Francesco Floro Flores, presidente del gruppo Trefin, che con la società Come On Web, presieduta da Mario Floro Flores, si è aggiudicato lo scorso luglio la gestione della struttura per i prossimi dodici anni. Il nuovo corso dell’Arena Flegrea, che ha preso il via con ingenti lavori di ristrutturazione di palcoscenico e platea, punta per volontà della famiglia Floro Flores alla valorizzazione dell’arte e della cultura attraverso la rinascita e la riqualificazione della storica cavea di Fuorigrotta.
Alla conferenza di presentazione hanno preso parte l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele ed il presidente della Mostra d’Oltremare Donatella Chiodo, con i padroni di casa Francesco Floro Flores e Mario Floro Flores, il nuovo direttore generale artistico dell’Arena Flegrea Stefano Valanzuolo ed il consulente alla programmazione Raffaele Lopez.
Tante le novità, partendo dalla struttura per giungere alla programmazione artistica che caratterizzerà la prossima stagione di spettacoli (da aprile a settembre 2016), con settori e linee guida differenziati e dedicati ad eventi internazionali, alla musica classica, al pop ed al rock, al grande jazz, alla danza, al teatro. Non si fermerà l’attività nel periodo invernale, sfruttando i grandi spazi dell’area foyer destinati ad accogliere concerti, mostre, spettacoli oltre ad una sezione speciale dedicata ai talenti emergenti (in collaborazione con i conservatori campani e le scuole di danza). L’Arena Flegrea sarà un contenitore con tante proposte musicali per differenti livelli di attenzione e di ascolto, in cui ogni spettatore potrà scegliere il menu di preferenza, grazie anche a collaborazioni prestigiose con il Teatro di San Carlo e l’Accademia di Belle Arti. La cavea centrale, per la prima volta munita di copertura, sarà resa modulabile così da poter ospitare spettacoli di dimensioni anche molto diverse, mentre l’ex zona foyer diventerà una sorta di salotto culturale nel cuore della città.
I punti di eccellenza enogastronomica, un bookshop e le varie istallazioni d’arte completeranno l’offerta culturale attraverso cui si mira a rilanciare la struttura monumentale dell’Arena Flegrea, progettata da Giulio De Luca nel 1939 come prima realizzazione stabile di un teatro all’aperto capace di contenere una grande massa di spettatori. Un monumento da vivere e riscoprire come palcoscenico nazionale e internazionale, dotato di un’acustica eccezionale grazie alle pareti poste ai lati degli spalti. Caratteristica è la struttura portante dell’Arena nel suo complesso, realizzata in cemento armato, mentre per il rivestimento delle pareti e delle gradinate venne utilizzato il travertino di Tivoli. La collocazione del palcoscenico sul pendio del terreno lascia completamente visibile e da ammirare, infine, la collina dei Camaldoli, che fa da sfondo suggestivo alla sontuosa cavea bianca.
L’ARENA FLEGREA
L’Arena Flegrea rinasce con l’intento di porsi quale centro culturale nel cuore pulsante di Napoli e non più, in modo riduttivo, quale mero contenitore di eventi più o meno importanti. A tale scopo, pur puntando in modo preminente sulla monumentale cavea da 5600 posti, il progetto mira a rivitalizzare anche i grandi spazi coperti ottenibili dalla rimodulazione del foyer inferiore, così da ricavare sale da concerto destinate a performance di respiro cameristico (musicali o teatrali), un caffè letterario, eventualmente un punto di eccellenza Food & Wine, spazi espositivi e di proiezione. Tutto questo implica il coinvolgimento in rete delle migliori realtà culturali operanti sul territorio, comprendendo i Conservatori della Campania, i festival e le manifestazioni di musica, cinema e teatro, tutti in grado di rivitalizzare uno spazio di grande potenzialità attrattiva, al centro di Napoli. Il palcoscenico all’aperto, completamente rinnovato, sarà reso in parte modulabile, così da prestarsi a differenti ambiti performativi e ad eventi di dimensioni giustamente più contenute rispetto al mega evento. La programmazione artistica punterà ad individuare gli ambiti artistici e culturali non esplorati, allo stato attuale, da alcuna offerta cittadina. Da qui la grande e doverosa attenzione al circuito pop, jazz, rock, ma anche alle forme di teatro all’aperto, alla msuica classica con le grandi orchestre straniere, al musical. L’Arena Flegrea non intende porsi, per vocazione, in concorrenza con altre istituzioni culturali napoletane, ma punta a coinvolgerle in un discorso sinergico sul territorio, al di là di una logica che appaia puramente commerciale. In tal senso, il progetto Arena Flegrea ha già individuato spazi di collaborazione possibili con il Teatro di San Carlo, il Teatro Nazionale Mercadante, l’Accademia di Belle Arti. L’idea che anima la nuova Arena Flegrea è quella di affiancare ad un’attività culturale “militante”, resa possibile anche dal ricorso agli spazi chiusi (con promozione, per esempio, di artisti emergenti non soltanto campani), una programmazione prestigiosa che richiami le atmosfere di un grande festival internazionale, in ciò ambendo legittimamente ad una dimensione di eccezionalità, al riparo dalla routine e illuminata da contenuti e proposte originali. Il nuovo corso dell’Arena Flegrea, ispirato ad una confortante assiduità di presenza sul territorio, vuole cancellare finalmente l’immagine estemporanea ed effimera associata al luogo negli ultimi anni.