Il progetto “Napulitanamente” – il cui promotore ed animatore è il prof. Ermete Ferraro, docente di Lettere, cultore della lingua napoletana, autore di traduzioni e testi in Napoletano e collaboratore dell’Istituto Linguistico Campano – fa parte dell’offerta formativa extracurricolare varata per quest’anno scolastico dalla Scuola Secondaria Statale di I grado “Viale delle Acacie” di Napoli, ed è al suo secondo anno di attività.
La durata del Corso è di 18 ore (9 incontri di 2 ore ciascuno, in orario pomeridiano) e si rivolge sia a chi abbia già frequentato lo scorso anno, sia ad altri alunni/e di seconda e terza media che siano interessati/e. Scopo del Corso è far conoscere meglio la lingua napoletana, per cui sarà un laboratorio di approfondimento del vocabolario, dell’ortografia e della grammatica del Napoletano. Si parlerà anche della tradizione culturale di Napoli, dai proverbi tradizionali alle canzoni, dalla letteratura al teatro in lingua napoletana. Frequentare il Corso – come per lo scorso anno – porterà al conseguimento di un diploma di competenza nel Napoletano, parlato e scritto.
Questo progetto ha riscosso notevole interesse tra gli esperti e cultori della lingua napoletana (se ne è parlato in vari eventi culturali, fra cui un incontro sull’Ortografia del Napoletano al Salotto Striano, una tavola rotonda sugli ‘Arabismi nel napoletano’ ed un convegno sulla ‘Geografia delle Lingue’ presso l’Università di Napoli ‘L’Orientale’).
Il Corso – finora l’unica esperienza del genere – è stato anche pubblicizzato a livello locale, nazionale ed internazionale attraverso alcuni media (fra cui emittenti televisive e radiofoniche come France 2, TV 2000, Televomero, Radio Marte, Radio Amore e Radio Club 91; quotidiani come Il Mattino, la Repubblica , Italia Oggi e Roma; giornali e periodici online come: Napoli Today, Orizzonte Scuola, La Stampa del Mezzogiorno, Gazzetta di Napoli, il Brigante, Road TV Italia, Fanpage, Vomero Magazine etc.).
“Il mio progetto – ha dichiarato Ferraro – non vuol essere un’eccezione lodevole che conferma la regola del colpevole disinteresse delle istituzioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio linguistico e letterario del Napoletano e dell’identità culturale di Napoli. Al contrario, si propone di stimolare altri docenti, amanti di questa lingua, ad utilizzare tutti gli spazi – fra cui le attività aggiuntive d’insegnamento – per portare avanti sempre nuove esperienze didattiche in tal senso.”