di Marco Martone
Il teatro di san Carlo apre le porte alla città e presenta la prossima stagione di spettacoli e concerti. Nel Massimo napoletano si è tenuta un’affollata conferenza stampa, nel corso della quale sono state illustrate le date in cartellone. La programmazione comprenderà una proposta artistica a trecentosessanta gradi, per promuovere l’arte nelle sue diverse forme di espressione: dall’opera, alla danza, ai concerti. Un cartellone fatto di scelte precise, operate nel segno della qualità ma anche dell’originalità. (Il programma completo è consultabile sul sito del san Carlo). Verrà percorso anche uno spazio inesplorato con nuove produzioni, come l’Otello di Rossini che inaugura la stagione, l’opera di Pëtr Il’ič Čajkovskij Charodeika (prima rappresentazione in Italia) e tanto altro. All’interno di questa articolata stagione prende anche corpo il progetto “Napoli città lirica”, nato per volere della Regione Campania, volto alla valorizzazione del patrimonio lirico napoletano.
In questo progetto, dopo l’Otello inaugurale, troviamo la Lucia di Lammermoor, che proprio a Napoli ha avuto il suo battesimo nel 1835; Siroe re di Persia, opera cardine di Leonardo Vinci; il Festival dell’opera buffa all’Aperia della Reggia di Caserta (Pergolesi, Cimarosa e Wolf-Ferrari); il Festival estivo con Carmen che, proprio dal Bellini partenopeo nel 1879, iniziò il suo viaggio fortunato dopo l’insuccesso parigino del 1875, sino all’Olimpiade di Leonardo Leo, che prosegue nel recupero dei titoli importanti delle stagioni del nostro Teatro negli anni di Carlo III di Borbone, dopo l’Achille in Sciro di Domenico Sarro in programma nel novembre 2016.
«Le scelte artistiche sono il frutto di un dialogo serrato tra artisti e direzione artistica, tra sostenitori pubblici e privati e teatro, tra operatori impegnati a organizzare questo dialogo e istituzioni impegnate a sostenerlo – ha spiegato Rosanna Purchia Sovrintendente della Fondazione Teatro di San Carlo – Ed è già questo un primo straordinario segnale di quello che la poliedrica Stagione rappresenta: una stretta interazione tra sensibilità diverse e complementari, per creare costruttive relazioni tra idee e passioni e nuove esperienze volte ad allargare gli orizzonti della conoscenza».
Nel corso della stagione sono previsto spettacoli dedicati alle famiglie e alle scuole del territorio, per educare e formare le nuove generazioni a questo medium unico che è il Teatro. Il San Carlo per il sociale continuerà a condividere gli obiettivi di sviluppo sociale e promozione culturale del territorio, con la certezza che il Teatro, proprio per il contatto diretto con il proprio pubblico, possa essere uno strumento importante nella costruzione di una comunità aperta, che si interroga, dialoga e riflette.
«Napoli sta vivendo una fase di grande rinascita culturale, che parte proprio dagli avamposti storici preposti alla cultura, e si sta propagando anche grazie alla vivacità dei teatri della città, grazie alle loro stagioni e alla loro irrefrenabile creatività», ha spiegato il sindaco Luigi de Magistris, presidente della Fondazione Teatro di San Carlo. «La ricchezza dell’offerta culturale è materialmente tangibile; basti scorrere il numero e la qualità degli spettacoli che hanno luogo ogni giorno, e che testimoniano la presenza di turisti, visitatori, spettatori provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo. In questo contesto – ha concluso – il Teatro di San Carlo, il più bello al mondo, il più antico in Europa, è una delle mete principi, un gioiello della nostra città e rimane punto di riferimento per la storia e l’orgoglio cittadini».
Nell’ambito della mattinata è stato presentato anche il progetto “Adotta una poltrona Reale”, che il San Carlo ha avviato con per ridare lustro e adeguato decoro alle poltrone del teatro.
Il San Carlo ha infatti deciso di affidarsi alla competenza di Meridonare, prima piattaforma per il crowdfunding del mezzogiorno, per recuperare i fondi necessari al restauro. Si tratta di un importante progetto basato sul concetto di crowdfunding civico, dove le donazioni vanno a beneficio e in questo caso al recupero di un bene prezioso non solo per la città di Napoli ma per tutta la cultura mondiale. Per accelerare e modernizzare il flusso delle donazioni Meridonare metterà a disposizione del Teatro di San Carlo un donamat che verrà installato in pianta stabile nelle aree a disposizione del pubblico del teatro.