Sognando Itaca, quando la terapia si fa andando in barca a vela

L’evento tra sport e sociale si svolgerà domani presso il Circolo Canottieri Napoli

“Veleggiare nel mare della solidarietà contro le leucemie”. È il titolo scelto per promuovere un interessante iniziativa, a metà strada tra lo sport e il sociale.  L’evento si terrà a Napoli presso il Circolo Canottieri, domani in occasione della Giornata Nazionale contro le malattie del sangue. L’iniziativa, promossa dall’Associazione UnoUnoCinque sailing team, si inserisce nell’ambito del Progetto “Sognando Itaca” portato avanti dall’AIL nazionale, e vedrà protagonisti i pazienti dei Centri Ematologici partenopei che veleggeranno sulle imbarcazioni e con il supporto dell’equipaggio messi a disposizione dall’Associazione, facendo di Napoli una delle tappe del Progetto.

L’obiettivo è quello di diffondere presso le Ematologie italiane il “Progetto Itaca”, cioè la vela terapia quale metodo terapeutico volto alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati ematologici. L’iniziativa evoca forti emozioni e suggestioni, complice il mare che accompagna nel viaggio e gli stimoli che esso offre. Ma l’emozione più profonda è data dall’equipaggio, che insieme vive un’esperienza unica, lontano dai luoghi di cura e in un contesto di assoluta reciprocità. E insieme arriveranno ad Itaca, metafora della vita, non come mèta da raggiungere, ma come viaggio da vivere. Come Ulisse, i pazienti si trovano ad affrontare un mare aperto, sconosciuto e pieno di insidie. Durante il viaggio scoprono, però, nuovi territori, relazioni, nuove solidarietà, vici- nanze e risorse.

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In questa cornice, la navigazione rappresenta un valido contesto del “qui e ora”, in cui ogni persona ha l’occasione di mettere alla prova se stesso, prendere decisioni, confrontarsi con problemi da risolvere e con situazioni improvvise ed impreviste; esegue degli ordini, fa delle scelte in rapida sequenza, tutto in vista di un obiettivo comune: arrivare al prossimo porto. In questo modo, la barca a vela smette di essere solo uno sport e diventa un modo diverso per affrontare e superare gli ostacoli.

Ideato da un giovane paziente amante della vela, il “Progetto Itaca” nasce nel 2006 da una collaborazione tra l’Oncologia Medica e l’Ematologia degli Spedali Civili di Brescia, la Sezione AIL di Brescia, la Fraglia Vela di Desenzano ed il Circolo Vela Gargnano. Dal 2009 il progetto ha raggiunto il mare ed è diventato l’iniziativa principale della “Giornata Nazio- nale contro le Leucemie linfomi e mieloma”, perché interpreta con forza l’attenzione che l’Associazione ha verso il malato ed il suo percorso di sofferenza. Il progetto rappresenta un’occasione di crescita non solo per i pazienti, ma anche per l’equipe curante; in barca infatti emerge il fondamentale bisogno di relazio¬narsi e di confrontarsi con l’altro per farsi aiutare, per non perdere la “rotta”, per raggiungere insieme il porto condividendo, in un clima di complicità, le emozioni e le fatiche del percorso.

IL PROGETTO 

Ogni anno la barca a vela di “sognando Itaca” viaggia lungo una costa italiana (mar Adria- tico o mar Tirreno) facendo tappa nelle città dove è presente un reparto di Ematologia legato all’AIL. Parallelamente, durante il corso dell’anno, alcune sezioni che hanno già adottato la vela terapia come strumento di riabilitazione, svolgono le attività con i pa- zienti sui mari o nei laghi, denominando le loro azioni “Sognando Itaca”.

La barca naviga per due settimane, in concomitanza con la Giornata Nazionale dell’AIL che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il 21 giugno di ogni anno. In ogni porto di attracco si svolge una giornata, l’Itaca Day, durante la quale i pazienti dei Centri di Ematologia locali, accompagnati dai medici e dagli infermieri, hanno la possibilità di imbarcarsi per vivere l’esperienza a bordo della durata di circa tre ore. Inoltre, in ogni porto volontari AIL, in collaborazione con gli yacht club locali, accolgono le autorità, la stampa e gli ospiti della veleggiata pomeridiana.