Si chiama “Dentro gli occhi” il progetto che la scuola Dalla Parte dei Bambini ha realizzato in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Sessantotto bambini invaderanno più di venti sale del Museo per offrire uno straordinario spettacolo di arte, teatro, musica e danza aperto al pubblico, in programma i prossimi giovedì 23 e 30 giugno dalle ore 19.30.
“Dentro gli occhi” è anche il titolo dell’installazione di grandi dimensioni che sarà esposta al primo piano del Museo: 272 immagini tra disegni, fotografie e poesie hanno dato vita ad una grande “opera collettiva” , formando un enorme cubo di oltre due metri di altezza che raccoglie i lavori dei bambini in 70 tavolette di forex.
“Gli occhi sono la nostra finestra sul mondo ed è, attraverso gli occhi, che impariamo a conoscere e che, ancora bambini, impariamo a riconoscere le figure amate, a distinguere le cose belle da quelle brutte, ciò che piace da ciò che non interessa, il noto dall’ignoto.”
Così Rachele Furfaro, direttrice di Dalla Parte dei Bambini, introduce il racconto di un anno di lavoro con i piccoli studenti della scuola primaria che ha dato vita a “Dentro gli occhi” un progetto ideato dagli insegnanti e dagli stessi bambini delle tre classi di IV. L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo dal Direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger che ha riservato ai piccoli artisti una straordinaria accoglienza e ha offerto una speciale collaborazione nella realizzazione dell’evento.
Si è scelto di “fornire ai bambini gli strumenti utili a organizzare la conoscenza usando modalità naturali, innate, più efficaci a ottenere una partecipazione attiva e a tirare fuori un pensiero personale, quel pensiero critico a cui la scuola spesso abdica. – Prosegue la Furfaro – Abbiamo scelto, metaforicamente, di entrare negli occhi di ognuno e di farci attraversare dallo sguardo, dagli sguardi che ciascuno concedeva innanzitutto a se stesso, poi all’altro e, infine, al mondo fuori da sé.”
Il percorso dei bambini è iniziato con l’osservare il proprio sguardo allo specchio e quindi disegnarlo, fotografarlo e raccontarlo. Si è passati a incontrare gli sguardi degli altri, del gruppo e successivamente di un solo compagno/a: un lungo cammino che ha permesso di approfondire i luoghi della scrittura, del racconto, della poesia, della rima.
La seconda fase del progetto, ha guidato i bambini all’esplorazione del mondo dell’arte, accompagnandoli in un percorso di scoperta della bellezza delle forme, dei colori, delle figure racchiuse in un’opera d’arte e, soprattutto, li ha portati a comprendere di poter varcare la soglia di un museo, come quello di Capodimonte, in modo attivo.
Così ogni bambino ha scoperto la Reggia di Capodimonte, la sua Pinacoteca, ognuno di loro ha scelto tra le opere visionabili nella galleria il personaggio del quadro che avesse lo sguardo più simile al proprio, a quello che avevano disegnato guardandosi allo specchio, per poi disegnarlo su un foglio di carta lucida da sovrapporre al loro e coglierne le differenze. Le classi si sono popolate improvvisamente di personaggi provenienti da altri tempi e da altri luoghi e, pian piano, i bambini hanno fatto propri i protagonisti dei quadri scelti, conoscendone bene la vita, il periodo storico e l’artista che li aveva creati. Solo dopo essere tornati più volte a Capodimonte, dopo un continuo confronto con il soggetto scelto e dopo che ognuno di loro è riuscito ad appropriarsi delle bellezze, dei difetti e della vita del proprio personaggio, è nata la rappresentazione in cui i bambini sono diventati i veri protagonisti dello spettacolo e ne hanno direttamente scritto la sceneggiatura.
Giulia, Massimiliano, Jacopo, Giuseppe, Nikita, Viola, Mario, Fara, Andrea, Matteo, Caterina, Leo e tutti gli altri bambini si sono immedesimati nei propri personaggi diventando Ferdinando IV, Clemente VII, Paolo III, Alessandro Farnese, Ercole, gentiluomini come Girolamo de Vincenti o angeli.
“E’ accaduto allora che le vere Antee, i Murat, le diverse madonne col bambino, i gentiluomini, le Maddalene e altri, si sono fusi con il sentire dei bambini e sono diventati anch’essi un po’ bambini, mentre gli artisti sono diventate persone familiari, di cui i bambini parlavano come li avessero conosciuti da sempre. Le storie emerse rappresentano il sentire di ciascuno e, come era inevitabile che accadesse, contengono il loro immaginario, le loro emozioni, i loro desideri e le loro paure.” Rachele Furfaro
In un progetto che è sempre in divenire, ad aprile scorso, le insegnanti hanno poi guidato i bambini ad allontanarsi da Capodimonte per ampliare le loro visioni e rivolgere i loro sguardi più lontano per indagare altri luoghi simbolo della conservazione e dell’arte. Ecco che i sessantotto bambini sono partiti alla volta di Firenze per conquistare gli spazi, le bellezze, la storia e i personaggi del Museo degli Uffizi e continuare in un percorso di riflessione, scoperta e emozione. Un vagare e viaggiare tra i luoghi dell’arte per far “crescere la qualità delle visioni” di tutti i bambini che hanno dato vita al progetto “Dentro gli occhi”.
Tutti i lavori dei 68 bambini sono inoltre raccolti nel catalogo pubblicato dalla casa editrice Dalla Parte dei Bambini.