Secondo appuntamento con la kermesse musicale Concerti al Tramonto di Villa San Michele. Dopo l’enorme successo dell’ inaugurazione con il Quintetto di Ottoni del Teatro San Carlo, che ha visto una grande partecipazione di pubblico, venerdì 24 giugno alle ore 20.00, nell’antica cappella, si esibirà il soprano svedese Kerstin Avemo, accompagnato dalla leggenda svedese del pianoforte Staffan Scheja.
Per la prima volta insieme a Capri, il duo – composto da una delle cantanti liriche più celebrate del nord Europa, salita alla ribalta nel 2002 dopo la sua sensazionale interpretazione di Lulu al Göteborg Opera e dal vincitore di due Grammy Awards svedesi e del Premio Busoni – affronterà un recital dedicato al repertorio di autori amati e riconosciuti: Franz Schubert, Frédéric Chopin e Francis Poulenc.
Staffan Scheja ha fatto il suo debutto all’età di quattordici anni con Herbert Blomstedt e la Swedish Radio Orchestra. Dopo gli studi al Conservatorio di Stoccolma viene accettato alla Juilliard School di New York e inizia a dare concerti intorno al mondo con direttori d’orchestra come sir Simon Rattle, David Zinman, Esa-Pekka Salonen, Sixten Ehrling, Okko Kamu e con orchestre quali la Munich Philharmonic, la French Radio Orchestra a Parigi, la NHK a Tokio, la English Chamber Orchestra e con tutte le orchestre più importanti della Scandinavia.
Kerstin Avemo si è imposta come una delle soprano più richieste. Negli ultimi anni ha lavorato con i teatri d’opera di Bruxelles, Düsseldorf, Francoforte, Zurigo, Parigi, Copenaghen e Strasburgo ed è apparsa al Wiener Festwochen e ad Aix-en-Provence. Tra i numerosissimi ruoli interpretati – da Gilda in Rigoletto a Zerlina in Don Giovanni fino a Violetta in La Traviata – per l’interpretazione di Lulu nel 2002 ha vinto sia lo Svenska Dagbladet che il premio Opera magazine.
Concerti al Tramonto, manifestazione di musica classica jazz e contemporanea, organizzata dalla Fondazione Axel Munthe, diretta dal Console Staffan de Mistura, anche per quest’anno ha affidato la direzione musicale al pianista svedese Love Derwinger, ed è realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata di Svezia e con il contributo di Progetto Piano.