di Pietro Vultaggio
Dopo mezzo secolo di permanenza al potere è morto Fidel Castro, Comandante in capo della Rivoluzione Cubana. Con lui, si chiude un’epoca e scompare uno dei protagonisti della storia del secolo scorso. Sul tema abbiamo raccolto le impressioni di Edoardo Almagià, Direttore Ufficio Affari Esteri del Partito Repubblicano Italiano, esperto di politica estera, che ha tracciato il profilo di Fidel Castro, definendolo come “ribelle, rivoluzionario e ammiratore di Napoleone, un personaggio complesso che da un profondo sentimento di religiosita’ cristiana è passato ad abbracciare il marxismo-leninismo al punto di schierarsi con Mosca”.
Fidel Castro è salito al potere nel Gennaio del 1959, a seguito della cacciata di Batista, ha retto le sorti della sua isola di Cuba fino al 2006; in questi anni ha visto sfilare 11 presidenti americani. L’episodio che ha cambiato la vita di Cuba è stato quando nel 1962, un aereo spia americano U2 fotografò l’installazione sovietica di missili nucleari sull’isola cubana. Almagià ricorda come quella vicenda “ha provocato quella che sarebbe passata come la più grave crisi della Guerra Fredda; infatti da quel momento iniziò da parte americana un durissimo embargo che solo di recente il presidente Obama ha iniziato a smantellare”.
Come sarà ricordato Fidel Castro lontano da Cuba?
“Celebre per gli interminabili discorsi, il suo proposito era quello di associare i paesi dell’America Latina al processo rivoluzionario da lui iniziato”.
Gli aspetti positivi e negativi del periodo di Fidel Castro?
“I suoi maggiori successi sono stati quelli ottenuti nel campo dell’educazione e della sanità. Per il resto, arretratezza, paranoia e persecuzioni politiche”, il bilancio che traccia Almagià.
Prospettive per il futuro di Cuba?
“Ai cubani ora non resta che guardare all’avvenire e al proseguimento della riconciliazione con Washington mentre, nell’America Latina di oggi, sta guadagnando terreno una nuova generazione di politici che si muovono con l’intento di rimediare ai danni creati da quei regimi di sinistra emersi verso la fine degli anni ’90”.