di Marco Martone
Napoli spettacolare, sublime, quasi perfetto, al netto di un avversaria, l’Inter, che ha giocato come peggio non si potrebbe, senza uno straccio di centrocampo e con una difesa molto approssimativa. L’impressione è che Pioli, come Mancini e Deboer, avrà da sudare molte camice per cavare il ragno dal buco e quadrare il cerchio. Una squadra così non poteva che capitolare al San Paolo, di fronte a un Napoli motivatissimo, ben messo in campo, determinato e capace di trame da manuale del calcio. L’azione che porta al primo gol, quello di Zielinski, è stata caratterizzata da una fitta rete di passaggi, fino all’assist di testa di Callejon per il polacco, che ha battuto Handanovic. Avrà modi di rifarsi il portiere nerazzurro che, nonostante la disfatta per l’Inter, risulterà alla fine il migliore dei suoi. Almeno cinque le parate dell’estremo portiere ad impedire un passivo molto più pesante.
La partita, cominciata con il minuto di raccoglimento in memoria della sfortunata squadra del Chapecoense (bello lo striscione esposto in curva “Di fronte alla morte non ci sono né colori né nazioni, buon viaggio, campioni!”), si è indirizzata subito a favore degli azzurri, andati al raddoppio con Hamsik, ben servito dallo stesso Zielinski. Il resto della gara è stato un susseguirsi di occasioni per la formazione di casa, alternate a qualche incursione degli interisti, che hanno però trovato sulla loro strada un Reina in condizioni strepitose. Il portiere spagnolo si è reso autore di quattro parate spettacolari, su Icardi nel primo tempo e su Brozovic e Perisic nel finale. Da dire che le occasioni per l’Inter sono arrivate più per errori della difesa azzurra che per meriti della squadra di Pioli.
In realtà l’equilibrio, tutto a favore del Napoli, non è mai stato messo in discussione. A maggior ragione dopo la bella rete di Insigne, al quarto gol in tre gare, dopo Udinese e Sassuolo. Nel finale Sarri ha fatto esordire anche Rog, che ha anche già mostrato qualcosa di interessante. Il Napoli ha chiuso la gara con un centrocampo baby (Rog, Zielinski e Diawara) che la dice lunga su quanto siano ingiuste e ingenerose alcune critiche sull’operato della società. Adesso c’è la Champions e la trasferta di Lisbona con il Benfica. Questo Napoli non può aver paura…