Tonelli-gol batte la Samp a tempo scaduto e riscalda un Napoli infreddolito!

Azzurri molto brutti nel primo tempo, poi l'espulsione di Silvestre cambia tutto

di Marco Martone

Si parlerà dell’espulsione di Silvestre, della furbizia di Reina, comunque disturbato dal difensore blucerchiato al momento del rilancio e della rabbia di Ferrero e Gianpaolo. Si dirà del rigore negato al Napoli e della mancata espulsione sul fallo da ultimo uomo su Mertens. Tutto per dimostrare che l’arbitro Di Bello è stato, di gran lunga, il peggiore in campo al San Paolo. Peggiore anche di un Napoli veramente inguardabile nel primo tempo, che poi è riuscito a ribaltare nel finale una partita che sembrava avviata a un pareggio forse anche giusto. Al di là delle sviste del direttore di gara, però, Napoli-Sampdoria ha detto soprattutto che gli azzurri hanno cuore, carattere e spirito di gruppo e si sono dimostrati capaci, finalmente, di vincere anche le così dette gare “sporche”, quelle che tante volte porta a casa la Juventus e che, al termine della stagione, possono fare la differenza. Fino a oggi la squadra di Sarri ha vinto sempre dando spettacolo e mai era riuscita a conquistare i tre punti con quel cinismo e un pizzico di buonasorte che fa du una grande squadra un  gruppo vincente.

Sosta natalizia, freddo e condizioni del campo di gioco, non hanno certo favorito la formazione partenopea, incapace per 45 minuti di produrre il proprio gioco e protagonista di una serie di errori difficilmente ripetibile. Il solo Hamsik, tra i peggiori in campo nella prima parte di gara, ha sbagliato almeno sei sette appoggi facili a centrocampo. Male anche gli altri, con un Insigne stranamente tornato all’egoismo di inizio stagione, un Callejon occultato da Regini e un Mertens per una volta poco lucido, anche sotto rete. Conseguenza logica di tutto questo la rete della Sampdoria, giunta grazie a un errore di valutazione di Chiriches che consente una giocata sulla fascia a Schick dal cui traversone nasce l’autogol di uno smarrito Hysaj. Una mazzata per gli azzurri che rischiano anche di prendere il secondo gol, bravo Hysaj, questa volta, a salvare davanti a Reina.

Nella ripresa la scena cambia, ancor prima dell’ingenua azione di disturbo di Silvestre che, già ammonito, offre a Reina sul piatto d’argento l’occasione per accentuare una caduta che porta all’inevitabile espulsione. Con la superiorità numerica il Napoli ritrova ritmo, profondità e pericolosità in attacco, soprattutto dopo l’ingresso di Gabbiadini, autore del gol del pari su assist di Callejon. L’assalto azzurro porta occasioni e rimpianti per alcuni errori clamorosi e per la bravura di Puggioni, strepitoso su Hamsik e Gabbiadini. Quando tutto sembra finito, ecco la percussione di Strinic, tra i migliori e la rete di Tonelli che riscalda un San Paolo gelato. Alla fine è festa per tutti, anche per chi non è entrato (Diawara per esempio), sotto la curva a saltare con i compagni a testimonianza di una solidità di gruppo che può portare molto lontano.

Tre punti fondamentali, dunque, per l’assalto alla Roma e per dire alla Juve che il campionato è ancora lungo da giocare. Martedì torna la Coppa Italia, trofeo da affrontare con attenzione massima, perché si può arrivare fino in fondo e sarebbe un peccato non provarci.