di Marco Martone
Questa volta partiamo dalla fine e precisamente dal commento, grottesco e al limite del surreale del tecnico del Bologna, Donadoni, ex grande giocatore e allenatore dalle alterne fortune, che ha avuto il coraggio e il pudore, al termine di una partita persa 7-1 e che poteva finire anche 10-1, di parlare degli errori (presunti) dell’arbitro Massa. Un minimo di prudenza avrebbe dovuto indurlo a tacere, magari chiedendo scusa ai propri tifosi, per la scoppola clamorosa beccata dagli azzurri. E invece ha parlato dell’arbitro, fenomeno!
Passando alle cose serie, la partita è stata un’autentica passerella per il Napoli, che ha riservato ai rossoblù una delle sue lezioni di calcio, sciorinando giocate di classe sopraffina e producendo gol a grappoli e tantissime altre occasioni da rete, fallite per questione di centimetri. Sarri ha ancora una volta scelto i tre piccoletti davanti, mandando Pavoletti e Milik, al rientro dopo l’infortunio, in panchina. A centrocampo Zielinski e Diawara, assieme ad Hamsik, mentre un po’ a sorpresa il tecnico ha preferito Maksimovic al rientrante Koulybali. La partita è stata decisa, così come accaduto a Milano con i rossoneri, da due gol nei primissimi minuti da parte degli azzurri, con Hamsik e Insigne che hanno sugellato azioni perfette partite dai piedi di Mertens e Callejon, nel primo caso e da un assist sublime di Zielinski a Insigne, servito da Reina, in occasione del raddoppio. Qualche disattenzione difensiva, però, c’è stata anche questa volta e così il Bologna ha avuto, su rigore (mano di Callejon) la possibilità di rientrare in partita. Destro però si è fatto ipnotizzare da Reina e a quel punto la sorte del Bologna è stata segnata in maniera definitiva. Nell’arco di qualche minuto, infatti, sono arrivate le espulsioni di Callejon e Masina e la punizione di Mertens per il 3-0. Poi i fuochi d’artificio con il gol dei felsinei e la successiva reazione dei partenopei, incontenibili con Hamsik e Mertens, autori di due triplette che hanno consegnato alla storia un risultato roboante e così poco frequente.
L’ultimo 7-1 per il Napoli in campionato risale al campionato 1974-75, era la squadra di Vinicio che, in quell’occasione vinse, al San Paolo con lo stesso risultato. Sarri si gode adesso il secondo posto in classifica, davanti alla Roma, impegnata mertedì sera all’Olimpico contro la Fiorentina. Venerdì a Fuorigrotta arriva il Genoa, poi sarà tutto un tirare il fiato, fino alla sfida stellare del Bernabeu.