di Marco Martone
Napoli-Fiorentina è l’ultimo impegno casalingo per il Napoli, impegnato poi a Genova contro la Sampdoria, nella gara che chiuderà una stagione comunque esaltante e ampiamente positiva. Gli azzurri scenderanno in campo conoscendo il risultato di Chievo-Roma, che giocheranno nel pomeriggio di sabato. Un’altra anomalia di un calcio italiano che, evidentemente, deve fare ancora molta strada prima di potersi considerare veramente cresciuto. È del tutto evidente che quello che accadrà al Bentegodi avrà conseguenze, almeno sul piano psicologico, sui ragazzi di Sarri, cui a quel punto non resterà che giocare per lo spettacolo e per la conferma di quel terzo posto che per qualcuno è un fallimento e che invece rappresenta un risultato di tutto rispetto, viste le previsioni di inizio stagione da parte degli stesso esperti, che oggi rimproverano alla squadra di non aver ottenuto quanto era nelle sue possibilità. Difficile ipotizzare sconvolgimenti all’ultima giornata di campionato, visto che la Roma sarà attesa dalla sfida non impossibile col Genoa, cui basta un punto contro il Torino per salvarsi.
Quella del 28 maggio, inoltre, sarà l’ultima partita di Francesco Totti in maglia giallorossa. Una storia straordinaria di un campione unico, che avrebbe meritato un finale più decoroso. Roma-Genoa, quindi, potrebbe essere solo una festa, una passerella finale per il Pupone con annessa vittoria giallorossa e magari anche con tanto di rigore-tributo alla carriera. Il Napoli, quindi, saprà sabato pomeriggio intorno alle 20.oo quale sarà il proprio destino.
Resta il dato importante e sottolineato da pochi, che la formazione di Sarri è arrivata a due giornate dalla fine della stagione, nelle condizioni di poter ancora vincere lo scudetto (la Juve ha per ora 5 punti in più e ce ne sono 6 in palio). In fondo è quello che si chiedeva al Napoli, già dallo scorso anno. Essere stati competitivi fino al termine del campionato non può essere un elemento trascurabile e invece in tanti, troppi, fanno finta di non essersene accorti.
Dopo Napoli-Fiorentina sarà già futuro e se quello immediato prevederà i preliminari di Champions, ce ne faremo una ragione. La squadra di Sarri, che ha dato spettacolo in lungo e largo, non può e non deve avere paura degli avversari europei che le contenderanno l’accesso alla fase a gironi. Anche la storia della preparazione anticipata, in vista della doppia sfida di agosto, è totalmente campata in aria, visto che il campionato prossimo inizierà proprio ad agosto e dunque cambierebbe poco avere o meno due gare, per quanto impegnative da affrontare in quel periodo.
Stiano sereni dunque quelli che prevedevano sventure. Sono gli stessi che per mesi ci hanno raccontato che Insigne e Mertens sarebbero andati via, che Sarri e De Laurentiis prima o poi romperanno il loro sodalizio, che il Napoli fallirà, precipiterà nei bassofondi, scomparirà dal panorama del calcio mondiale, si dissolverà nell’aria. Profeti del nulla…