di Marco Martone
Era l’ultima tappa di avvicinamento, la più importante forse, alla gara di andata con il Nizza per il preliminare di Champions League. L’avversario non era di quelli insormontabili ma comunque di tutto rispetto, visto che l’Espanol gioca in un campionato che da anni esprime buona tecnica e grande forza fisica.
Alla fine è stata una festa per i tifosi accorsi al San Paolo per l’esordio casalingo della squadra di Sarri. Un 2-0 netto, che anzi sta stretto al Napoli che, come spesso gli capita, non è stato capace di sfruttare maggiormente le tantissime occasioni da rete che si è riuscito a procurare.
Una caratteristica, quella della leziosità sotto rete, sulla quale il tecnico farà bene a lavorare, perché sprecare tante occasioni a tu per tu con l’estremo difensore avversario potrebbe costare molto caro in determinate partite.
La sfida con gli spagnoli, dunque, non ha avuto storia. Gli azzurri sono passati in vantaggio con una punizione di Mertens all’incrocio dei pali, dopo che lo stesso Mertens aveva avuto, così come Allan e Insigne, un’altra opportunità di andare in gol.
Nel finale di tempo c’è stato anche spazio per l’esordio della Var al San Paolo. Un esordio poco felice, se è vero che l’arbitro Guida, dopo averla interpellata per un mani in area di un difensore spagnolo, ha deciso (sbagliando) di non concedere un rigore che invece sembrava nettissimo.
Poco male, almeno in amichevole, anche perché nella ripresa il Napoli ha comunque raddoppiato con un perentorio colpo di testa di Albiol, da azione d’angolo. Nel finale spazio per tutti e applausi per Rog e Ounas, autori di pregevoli giocate, pali compresi. Inoperosa la difesa e spettatori non paganti Reina e Sepe alternatisi in porta. La settimana prossima c’è il Nizza, con o senza Balotelli, sarà una partita diversa…