Duecento ragazzi che frequentano 15 licei napoletani riuniti in una sala per confrontarsi su temi di stretta attualità e che caratterizzano in maniera profonda la società. Li hanno radunati i notai di Napoli per discutere, ascoltare ed affrontare con loro i temi della legalità, del sostegno alle fragilità sociali e dell’inclusione scolastica, argomenti al centro dell’Open day svoltosi nella sede del Consiglio Notarile di Napoli, nell’ambito della “Giornata europea della giustizia civile”.
Gli studenti hanno seguito gli interventi dei relatori, Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia, che ha delineato il concetto di legalità ed Enzo D’Errico, Direttore del Corriere del Mezzogiorno il quale ha fornito il suo contributo sui temi del sostegno alle disabilità e dell’inclusione scolastica degli allievi con problemi di natura sia fisica che psichica. I ragazzi sono poi intervenuti direttamente nel dibattito, dimostrando che i concetti al centro del confronto sono da loro considerati elementi concreti del vivere quotidiano, non solo all’interno delle scuole ma anche fuori di esse.
Particolarmente sentito il tema dell’inclusione scolastica che è stato affrontato sia da chi l’accoglienza nelle aule la riceve, sia da chi la pratica quotidianamente. Raffaele, allievo del Pimentel Fonseca, affetto da una forma di dislessia, ha parlato dell’ accoglienza e dell’integrazione in aula con i compagni di scuola, sin dall’inizio del percorso formativo e dei suoi problemi iniziali di inserimento, brillantemente superati grazie all’aiuto ed alla comprensione degli altri studenti.
Maria Chiara, allieva del Pansini, ha raccontato dell’impegno suo e delle compagne di classe per far integrare al meglio nel tessuto scolastico una ragazza con grave disabilità. “Tutti i giorni – ha detto – noi tutti le siamo vicini sul piano morale e su quello concreto per farla sentire parte integrante della classe e non un corpo estraneo, nonostante le oggettive, grandi difficoltà che è chiamata ad affrontare. Ciò che noi non possiamo fare, però, è aiutarla in ambiti nei quali sono le istituzioni a dover intervenire, come ad esempio quello del trasporto a scuola, le cui carenze l’hanno costretta di recente ad interrompere la frequenza a scuola”.
Particolarmente apprezzato dai giovani l’intervento del Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti il quale ha messo in rilievo i punti salienti, non solo sul piano giuridico e legislativo, ma anche e soprattutto su quello morale e sociale, del “percorso di legalità e di giustizia che bisogna compiere, ciascuno nel proprio ambito di attività, sia nel contesto pubblico che in quello privato”.
“La condizione dei più deboli – ha sottolineato il Direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico – non è una condizione che ci sfiora soltanto, ma ci tocca, riguarda tutti noi come cittadini. La condizione della disabilità e la risposta che si riesce a dare a questo problema, è il termometro migliore per misurare la condizione civile di una comunità. Praticare l’inclusione, la solidarietà, la tolleranza, la comprensione, significa prepararsi a vivere da cittadini consapevoli nella comunità che stiamo costruendo e che vogliamo costruire. L’assenza di regole produce disuguaglianze. La legge, la legalità, la giustizia sono le garanzie migliori per difendere i più deboli e questi valori vanno diffusi proprio a partire dall’istruzione, che il valore fondante di un Paese”.
Il Presidente del Consiglio Notarile di Napoli, Antonio Areniello ha sottolineato il ruolo del notaio proprio ai fini della trasmissione dei valori al centro del dibattito. “Quest’anno – ha detto – abbiamo voluto organizzare la manifestazione legata alla ‘Giornata europea della giustizia civile’ proprio in casa nostra, nella sede del Consiglio Notarile, per far sentire i ragazzi delle scuole più vicini alla nostra attività ed alla professione di notaio, che è una garanzia di legalità per tutta la comunità”.
Concetto ribadito dal Segretario del Consiglio Notarile, Giovanni Vitolo che ha anche ricordato il valore di quanto affermato nell’art.3 della Costituzione sulla uguaglianza e pari dignità di tutti i cittadini e che ha ricordato come “bisogna essere presenti nelle società e partecipare al processo educativo in cui è centrale il ruolo della scuola”.
“Essere comunità – ha rilevato il consigliere Dino Falconio – significa anche saper gestire le diversità. Questa è la vera scommessa del tempo moderno, è la vera scommessa per i giovani. Per questo – ha concluso – va stimolata in voi giovani la capacità di essere comunità anche attraverso il rispetto delle disuguaglianze”.
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