“Questa mattina mi sono recato in visita nell’Istituto a Custodia Attenuata per Detenute Madri di Vallo di Lauro, in compagnia di Chiara Marciani, Assessore regionale alla Formazione e Pari opportunità. Accolti dal direttore Paolo Pastena, assieme ai volontari, abbiamo incontrato le madri detenute e i loro bambini, che hanno condiviso alcuni doni per festeggiare l’approssimarsi della Pasqua”.
E’ quanto afferma il Garante dei Detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello.
“Ad oggi nell’ICAM di Lauro sono presenti otto mamme e dieci bambini. La struttura – a lungo destinata al trattamento di detenuti con problemi di tossicodipendenza – è stata riconvertita in ICAM, Istituto a custodia attenuata per madri con bambini al seguito. L’ICAM, che può ospitare fino a 35 donne con bambini, è entrato in funzione il 12 giugno 2017″ – ha spiegato Ciambriello, che ha aggiunto:
“Ero stato qui a dicembre, organizzando il pranzo di Natale, ha detto Samuele Ciambriello, in compagnia della Presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, e avevo promesso che sarei ritornato. Sono molto grato che oggi l’Assessore Marciani abbia voluto trascorre con noi l’intera mattinata e abbia potuto verificare di persona tutte le complesse problematiche che riguardano il delicato tema dei minori dietro le sbarre”
“Oggi, nel constatare – ha proseguito Ciambriello – che in questa struttura le condizioni detentive sono sicuramente tra le più avanzate, per standard detentivi e per spazi a disposizione, e la generosa disponibilità del personale dell’amministrazione penitenziaria, devo comunque dire che si stringe il cuore a vedere delle bambine e dei bambini costretti a vivere tra le sbarre. Dobbiamo lavorare affinché si rafforzi il sistema delle misure alternative e ad immaginare maggiori forme di tutela perché il carcere può avere un impatto indelebile nello sviluppo dei bambini. Come dice Papa Bergoglio una società che abbandona i bambini è una società che oscura il suo futuro ”.
“Con l’Assessore Marciani – ha concluso Ciambriello – intendiamo avviare iniziative di formazione per consentire che il tempo di detenzione, che ci auguriamo sia il più breve possibile, possa diventare per le madri qui presenti un tempo impiegato utilmente”.