La passeggiata impossibile del disabile napoletano tra parcheggi selvaggi, incivili e marciapiedi rotti. Borrelli. Titolari di una tavola calda occupano abusivamente il passaggio pubblico e se qualcuno vuole passare deve chiedere il permesso a loro
“Purtroppo le nostre passeggiate in giro per la città insieme ad Emanuele hanno sempre lo stesso sapore, quello della rabbia di fronte a chi non ha alcun rispetto per i disabili, ma anche per i bambini nei passeggini e per tutti i pedoni”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, nel corso della mattinata, è andato in giro tra San Giovanni a Teduccio e Barra, lungo il corso San Giovanni e nelle immediate vicinanze, insieme a Emanuele Marigliano, il giovane napoletano che sogna di partecipare alle Paraolimpiadi di Tokyo e che, ogni giorno, deve lottare con gli incivili per potersi muovere in giro per la città. Una lotta che ha deciso di rendere pubblica chiedendo aiuto a La radiazza di Gianni Simioli su RadioMarte.
“Anche questa volta Emanuele è stato costretto a scendere dal marciapiedi e andare sulla strada con la sua carrozzella elettrica mettendo a rischio la sua vita” ha sottolineato Borrelli che ha fatto un paio di dirette della ‘passeggiata’ con Emanuele in cui non sono mancati momenti di tensione.
“A un certo punto, Emanuele non riusciva a passare sul marciapiedi perché era ostacolato da alcuni tavolini e delle sedie e da uno scooter lasciato lì dai gestori di uno dei bar tavola calda della zona che, invece di scusarsi, hanno detto che ‘bastava chiedere il permesso’ come se per passare su un marciapiedi fosse necessario chiedere il permesso a qualcuno che lo ha occupato abusivamente” ha spiegato Borrelli aggiungendo che “purtroppo sono sempre di più coloro che non hanno alcuna remora a parcheggiare sui marciapiedi o comunque in modo da rendere impossibile l’accesso ai marciapiedi e, se rimproverati, non pensano neanche a scusarsi, ma reagiscono in malo modo. Per non parlare dei marciapiedi dissestati, pieni di buche e senza scivoli. Incredibile anche la storia della fermata del bus a cui l’Amministrazione comunale ha affiancato una panchina impedendo il passaggio di pedoni, disabili e carrozzini”.