Nel corso dell’edizione 2019 di Innovation Village farà il suo debutto Tec Up, costituita di recente dalle KforB e Medaarch – che gestisce il Centro di Artigianato Digitale di Cava – con il sostegno di alcune professionalità di diversi settori quali materiali, agroalimentare, rifiuti, biomateriali. La scelta di presentare la nuova società a Innovation Village non è casuale: il network costruito tra ricerca e impresa e sperimentato nelle scorse edizioni del prestigioso evento, è servito per sperimentare metodologie di open innovation che hanno strutturato il modello della nascente startup innovativa. Una sorta di spin off della manifestazione, un network che vuole offrire soluizoni tecnologiche alle imprese per ricerca e innovazione
Amleto Picerno, presidente di Tec Up, spiega: “Dopo alcuni anni di lavoro sul campo, abbiamo avuto modo di affinare una metodologia nell’ambito della consulenza aziendale per l’innovazione tecnologica. Oggi ci poniamo l’obiettivo di strutturare la ricerca quasi su misura per le esigenze delle singole imprese”. Queste soluzioni, spiega Picerno, sono frutto “di un continuo processo di design thinking nel quale diverse competenze si confrontano sulle necessità di innovazione espresse dall’azienda”.
A caratterizzare Tec Up, la sua eterogeneità: “Il nostro modo di lavorare è calato sulla peculiarità del cliente, grazie al carattere eterogeneo delle professionalità della TecUp riusciamo a fornire soluzioni non convenzionali e con un carattere creativo molto spiccato”.
Tra i soci, tante professionalità di spessore che consentono di dare un plus in più. “Con noi ci sono Mario Malinconico, presidente Atia-Iswa, e il docente universitario Aniello Anastasio”.
La Tec Up si pone come laboratorio di idee e soluzioni tecnologiche ed è attenta a nuove professionalità che possano portare valori all’interno della rete, ampliando il campo di soluzioni offerte. Gli ambiti in cui opera sono manifattura 4.0, nuovi materiali, materiali con base biologica e l’agroalimentare.