Il primo progetto europeo per la formazione delle competenze nella Difesa, del valore di 4 milioni di euro, è stato presentato oggi a Caserta in occasione dell’evento internazionale “Competenze per la Difesa e Tecnologie Duali – Il ruolo delle regioni e dei fondi strutturali e di investimento europei”, in corso oggi e domani presso la Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare.
Si chiama ASSETs+ e partirà a gennaio 2020. Si tratta di un progetto internazionale a guida italiana di cui il DAC, Distretto Aerospaziale della Campania, è l’unico attore campano a farne parte. Ad ottobre dello scorso anno, infatti, la Commissione Europea ha lanciato il Programma Erasmus+ che per la prima volta conteneva una Call specifica per la Difesa e a cui il Distretto ha risposto insieme a Leonardo Technical Training (ex Consaer).
Da un paio di anni, in particolare, le attività della Difesa in Europa sono state “sdoganate” e la Commissione Europea ha cominciato ad occuparsi direttamente ed esplicitamente di questa tematica. Il programma Europeo per la Difesa (EDIDP 2019-2020 – European Defence Industrial Development Programme) ha una dotazione di 500 milioni di euro. A questo seguirà il programma EDF 2021-2027 “European Defence Fund” con una dotazione di ben 13 miliardi.
Su questi temi sono stati focalizzati gli interventi di aziende, distretti, autorità europee, nazionali e regionali, centri di ricerca e università, a raccolta in Campania in occasione della due giorni organizzata dalla Commissione europea, congiuntamente con il Distretto.
L’appuntamento, che si svolge nell’ambito dell’European Network of Defence-related Regions, ha acceso i riflettori sui fondi strutturali e di investimento europei e sul modo in cui questi possano contribuire a vincere le nuove sfide che l’Europa sta affrontando in termini di difesa nei mutati equilibri internazionali.
“La Campania è una delle regioni più attive in Europa in ambito aerospaziale, ed anzi è la regione con la maggiore partecipazione a Clean Sky”, ha spiegato il Presidente del DAC, Luigi Carrino – Peraltro, è l’unica regione italiana ed una delle poche in Europa ad avere un MOU con Clean Sky, con sinergie tra i rispettivi programmi di investimento in Ricerca e Sviluppo. Inoltre il DAC partecipa all’European Aerospace Cluster Partnership (EACP), il più grande network europeo. Insieme ad altri 42 cluster in 18 paesi, rappresenta 4300 aziende, 430 istituzioni di ricerca e 125 entità amministrative. Per tutti questi motivi, la Commissione Europea e la DG GROW hanno proposto la collaborazione del DAC per l’organizzazione della due giorni in Campania. L’Aeronautica Militare italiana ha una lunga storia e, in particolare nel campo della formazione, ha un ruolo riconosciuto a livello internazionale.”
Il Gen. S.A. Roberto Comelli, intervenuto in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ha dichiarato: “Sono particolarmente lieto che l’evento si svolga in questa Scuola. Trovarci in questo Auditorium ci ricorda l’importanza della formazione e della ricerca per vincere le sfide del futuro. (…) Nel complesso scenario internazionale, la difesa continua a svolgere un ruolo essenziale non solo perché dalle applicazioni spaziali dipende l’operatività della maggior parte dei sistemi d’arma delle Forze Armate, ma anche perché il comparto Difesa dispone di professionalità e competenze pregiate, che svolgono una funzione importantissima di stimolo per il settore. La Leadership della Forza Armata ha dato, e sta dando, un impulso forte affinché le competenza dell’Aeronautica Militare siano sempre più al servizio del Paese anche in questo settore, e sempre più sta interagendo con le altre componenti, in una prospettiva d’integrazione interforze, affinché si comprenda come i settore spaziale ed aerospaziale siano trattati in modo attento, coordinato e con una visione di lungo periodo. In quest’ottica, l’Aeronautica Militare ha promosso e supportato l’istituzione di un ufficio generale per lo spazio in ambito stato maggiore difesa. Sempre per questo motivo riteniamo sia importante ragionare anche su una riorganizzazione della componente operativa spaziale, che potrebbe vedere nel prossimo futuro la costituzione di “un Comando Spaziale”, come recentemente alcuni Paesi quali Francia e Stati Uniti hanno iniziato a fare. Accesso allo spazio, Volo Suborbitale, Volo Ipersonico, Volo Umano Spaziale, Piattaforme Stratosferiche, Aviolancio di Microsatelliti rappresentano alcune delle capacità che consentiranno all’Aeronautica Militare di espandere la propria competenza all’Aerospazio e valorizzare molte delle competenze di cui l’Italia dispone”.
La Scuola Specialisti di Caserta è uno dei fiori all’occhiello dell’Aeronautica Militare e spesso ospita numerosi allievi di altre forze armate aeronautiche e non. “La Scuola è una risorsa per il territorio campano e, in particolare, per quello casertano– ha detto Nicola Gigante, Comandante della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare– In quest’ottica è stata ospitata, per due giorni, presso il nostro Auditorium con circa 600 posti a sedere, la conferenza plenaria e le sessioni di studio parallele organizzate dalla Commissione Europea con il Distretto Aerospaziale Campano sul tema delle Defence Skills And Dual Use Technologies, di particolare interesse per lo sviluppo della regione e per i risvolti più ampi che potranno esserci”.
Un’iniziativa che rappresenta un’importante occasione per presentare e approfondire gli obiettivi strategici e le azioni di supporto per identificare buone pratiche nell’affrontare le discrepanze tra competenze disponibili e quelle necessarie per la difesa.
La seconda giornata di lavori, domani, tratterà invece i temi di maggiore interesse di sviluppo tecnologico, con una modalità orientata a stimolare e supportare la formazione di alleanze e la firma di accordi tra aziende. Cinque sessioni parallele, di brainstorming, networking e discussione, moderate da rappresentanti dei Distretti di Francia, Danimarca, Portogallo e Italia.
Sul fronte tecnologico, i temi oggetto della conferenza riguardano:
• Space Situational Awareness (SSA) e capacità di allerta precoce;
• Robotica e autonomia dei sistemi UAV in teatri operativi non segregato, compresi sistemi ad alta velocità e l’evacuazione medica sicura;
• Tecnologie innovativi aeronautiche e spaziali per l’elaborazione di immagini iperspettrali;
• Sviluppo di capacità anti UAV basata su sciami di mini-UAS;
• Controllo intelligente, dinamico e robusto della qualità del servizio di telecomunicazione ibrida satellitare-terrestre, comprese le comunicazioni per gli UAV in condizioni operative oltre la linea di vista.
IL DAC – DISTRETTO AEROSPAZIALE DELLA CAMPANIA
Il DAC – Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania S.c.a.r.l. è stato costituito il 30 maggio 2012 nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività”. Mette assieme soggetti che operano nei settori della Ricerca, Sviluppo e Formazione per l’Aerospazio.
È presieduto da Luigi Carrino.
Nel DAC sono coinvolti complessivamente 154 attori: 12 grandi imprese (tra cui Leonardo, MBDA, Magnaghi Aeronautica, Atitech, DEMA, Telespazio, ALA, I.D.S.), 12 centri di ricerca (tra cui CIRA, CNR, ENEA, Formit e le 5 Università campane con corsi di ingegneria) e 130 PMI (molte delle quali raggruppate in 8 consorzi).
Il capitale sociale del DAC è costituito per il 66,44% da capitale privato e 33,56% da capitale pubblico.