“Le sue ultime recite furono quelle di Filomena Marturano. Al finale del terzo atto, ogni sera, per tante, tante sere, quando Filumena, raggiunto il suo scopo che era quello di sposare Domenico Soriano, si accascia su di una poltrona e piange, Titina piangeva veramente”. Parole tratte da “Na furtuna peccerella” che la dicono lunga sullo stretto intreccio pirandelliano tra Titina De Filippo e il suo personaggio più noto, sull’identificazione tra la attrice e la donna, una figlia d’arte che sin da bambina ha respirato la polvere de palcoscenico. E non è un caso che Papa Pio XII la volle al suo cospetto pregandola di recitare per lui La preghiera alla Vergine altra pagina indimenticabile del personaggio Filumena venuto fuori dalla sapienza del fratello Eduardo De Filippo in soli tre giorni.
Ma Titina De Filippo fu una grande interprete del Novecento che accanto a innegabili doti di attrice seppe unire, quando una grave cardiopatia a costrinse ad allontanarsi dalle scene, anche quelle di pittrice e di poetessa. Le sue mille sfaccettature rivivono in uno spettacolo prodotto dall’Associazione Il Cantiere dell’Arte e a lei dedicato che dopo l’intento rievocativo si regge ora su se stesso riuscendo, grazie alla sapiente regia di Adriana Rasi, ad offrire allo spettatore uno spaccato del secolo scorso tra teatro, arte e costume.
Dopo la riedizione andata in scena il 21 settembre 2019 al Teatro Maurizio Fiorani di Canale Monterano, lo spettacolo viene riproposto in una edizione rinnovata ad Anguillara. L‘appuntamento è alla Sala Stazione del Cinema Domenica 15 Dicembre 2019 alle 21. Un evento inserito nel calendario di Natale promosso ed organizzato dal Comune di Anguillara, selezionato a seguito di un apposito bando.
Sul palco arriva un volto noto al pubblico di Anguillara quale quello del regista Fabrizi Catarci chiamato questa volta a cimentarsi col testo eduardiano di Filumena Marturano assieme all’attrice Giulia Morgani.
Titina verrà raccontata con i suoi versi, con i suoi collage che il fratello Eduardo definì “cartuscelle colorate” e che riscossero ampio successo tra i critici d’arte. Non mancherà un affresco napoletano con le splendide sonorità dell’Ensemble Mandolinistico Romano che eseguirà celebri brani del repertorio antico napoletano. Altri pagine partenopee verranno intonate dal coro St John’s Singers, diretto da Alessandra Paffi, che, solo per questa occasione, lascia il gospel per interpretare brani divenuti ormai patrimonio universale. Ci saranno poi documenti filmati per raccontare la poliedrica personalità dell’attrice. Affidata invece alla bravura del soprano Vania Pietrobattista e dell’attore Fausto Cassi la reinterpretazione delle sue poesie.
Lo spettacolo si annuncia ancora una volta un evento da non perdere per toccare con mano la grandezza di una interprete unica e dell’atmosfera fertile dell’epoca che ha arricchito il patrimonio del teatro italiano, non dimenticando che Titina è stata grande ma semplice allo stesso tempo e che le sue spoglie riposano a Manziana dove trascorse i suoi ultimi anni.
A omaggiarla una carrellata di artisti tra i quali anche il pianista Alessandro Aloisi. A presentare lo spettacolo che si avvale del contributo e del patrocinio del Comune di Anguillara e la collaborazione della Pro Loco Anguillara, ci sarà Alessandra Bertoldi.