Storia di uno schiaccianoci, al Teatro dei Piccoli

Per la 24° edizione de LA SCENA SENSIBILE, rassegna per nuove generazioni

In scena al Teatro dei Piccoli della Mostra d’Oltremare di Napoli, solo domenica 26 gennaio (ore 11), “Storia di uno Schiaccianoci” della compagnia Teatro nel Baule con Luca Di Tommaso e Angelica Di Ruocco per la regia e drammaturgia di Sebastiano Coticelli e Simona Di Maio.  Tratto dal racconto di Hoffman “Lo schiaccianoci e il re dei topi”, che ispirò Tchajkovskij per il suo celebre balletto “Lo Schiaccianoci”, è adesso in programma alla 24a edizione de “La Scena Sensibile”, rassegna di teatro per la scuola e le nuove generazioni organizzata da I Teatrini e realizzata con il sostegno del MiBACT, della Regione Campania e del Comune di Napoli.
Linguaggio verbale e di immagine, teatro di corpi,  di figure e di automi in movimento: queste le tecniche utilizzate per descrivere e raccontare ai bambini (dai 3 anni in su) la vicenda di Marie e del suo piccolo schiaccianoci di legno riletta dal punto di vista dello zio Drosselmayer, inventore di automi, costruttore di marchingegni curiosi.
Il buffo schiaccianoci diviene per Marie il compagno preferito di giochi ed insieme vivono incredibili avventure, lottando contro il re dei topi e avventurandosi nel regno delle bambole. Drosselmeyer ripercorre la storia dei due piccoli mentre si prepara, alle prese con una strana macchina da lui stesso costruita, a riportarli a casa, se e quando sapranno sconfiggere, insieme, la maledizione dei topi.
“La nostra riscrittura della storia originale – sottolineano gli autori Sebastiano Coticelli e Simona Di Maio – pone al centro due temi: l’importanza del “credere” e l’importanza dell’amore. Drosselmeyer invita sua nipote Marie a non smettere di credere che dietro lo schiaccianoci c’è un segreto molto importante e che solo lei lo può aiutare a sconfiggere il re dei topi. E’ un invito, che indirettamente rivolgiamo a tutti i bambini, a credere che la vita ha qualcosa di profondamente meraviglioso, una magia misteriosa che solo con la fantasia si riesce a cogliere”.