Una moderna tecnica mini-invasiva per trattare la fistola coccigea
In volo dal Canada per operarsi al Policlinico Federico II di Napoli
Il paziente sta bene ed è già rientrato a casa, salutando l’equipe con un entusiastico “wonderful dottore”.
Un ragazzo canadese, che chiameremo George per rispetto della sua privacy, affetto da una patologia fastidiosa e invalidante, il sinus pilonidale, vale a dire una fistola coccigea, si sottopone ad un intervento chirurgico negli Stati Uniti d’America. Il decorso post operatorio non è brillante, George lamenta dolore, medicazioni continue e un allontanamento obbligato dal lavoro per tanti mesi. Inoltre, la patologia si ripresenta nuovamente poco dopo l’intervento, costringendolo ad affrontarne un altro. George, quindi, spaventato dal dover subire altre sofferenze, insieme alla madre, decide di cercare un’altra via per risolvere il problema.
Le ricerche condotte dal paziente lo portano ad imbattersi in alcune pubblicazioni scientifiche, in particolare quelle sulla rivista Jama Surgery, del dott. Marco Milone, che collabora con il team del prof. Giovanni Domenico De Palma, Direttore del Dipartimento di Gastroenterologia, Endocrinologia e Chirurgia Endoscopica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, ed è l’ideatore di una moderna tecnica mini-invasiva per il trattamento del sinus pilonidale.
“Tradizionalmente – sottolinea il Prof. De Palma – il trattamento chirurgico di questa patologia richiede ampie incisioni chirurgiche con un conseguente recupero non brillante né immediato. Nasce proprio al Policlinico Federico II un trattamento endoscopico mini-invasivo di questa patologia che garantisce una rapida ripresa delle normali attività quotidiane e lavorative“.
George, cittadino canadese mai venuto in contatto con il nostro bel paese, decide quindi di viaggiare ed affidarsi alle cure del team federiciano. Il trattamento chirurgico è perfettamente riuscito ed oggi George è tornato a casa, sta bene ed ha salutato il team con un entusiastico “wonderful dottore”.
“L’eccellenza delle professionalità dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II sempre più spesso diventa motivo di attrazione per i cittadini ben oltre i confini regionali – sottolinea Anna Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II– dimostrando che quando a lavorare è un team di alto profilo scientifico ed assistenziale è possibile dare risposte concrete ai bisogni sanitari dei cittadini. La sanità campana dimostra ancora una volta di avere tutte le caratteristiche di un servizio sanitario di altissimo livello di cui il Policlinico Federico II è parte integrante”.