Marte Sport Live e Radio Marte scendono in campo per celebrare il trentennale del secondo scudetto del Napoli. In un momento di “vacatio” di calcio giocato, ricordiamo il secondo tricolore azzurro vinto nel 1990 ospitando ogni giorno in Marte Sport Live dalle 13 alle 14 alcuni protagonisti di quello storico trionfo. Oggi sono intervenuti Massimo Mauro e Nando De Napoli, che si sono anche “incrociati” dando vita a momenti di pura emozione.
Massimo Mauro, in Marte Sport Live, ha confessato: «Quel Napoli del 1990 era fortissimo. Non ho mai visto giocatori così di alto livello in una sola squadra. Gli stranieri erano fenomeni. C’era Diego, il più forte di tutti i tempi, ma non solo: Careca è stato il miglior centravanti, assieme a Van Basten, mai visto in Italia, Alemao era un grande centrocampista, di eccezionale rendimento. C’era un gruppo di italiani fortissimi. Giocammo le prime partite senza Diego e Careca, ma vincevamo lo stesso ed eravamo primi in classifica. E’ una vittoria che mi porto nel cuore. La monetina non ha influito nello scudetto: avremmo vinto comunque con un punto in più, anziché due. Il Milan può rosicare quanto vuole, ma è così. Quando sono arrivato, non pensavo di mettere la numero 10. Indossarla al San Paolo non era facile, io l’ho fatto. Non pensavo di meritare di indossarla, ma così hanno voluto… De Napoli come Gattuso? Sì, si assomigliano ma Nando era polmoni e tecnica, aveva un ottimo piede destro. Non tanto il sinistro (ride…) ma era un centrocampista eccellente. Ci sono stati momenti indimenticabili che nessuno può rovinare, neanchè dei commenti televisivi recenti. Ho sempre avuto l’amaro in bocca per una circostanza: ho sempre lodato il Sud e vedere Napoli arrabbiata per delle mie parole mi ha dispiaciuto, perchè ho ricordi e legami splendidi con città e tifosi”
Nando De Napoli si è emozionato, in Marte Sport Live, riannodando i fili col passato: “Fu un campionato emozionante. Ottenemmo i due punti con la monetina di Alemao a Bergamo ma non furono affatto decisivi, poi vincemmo a Bologna. Il secondo è stato sempre bello, ma il primo scudetto è unico. Mi porterò questi ricordi per sempre. Il Napoli ha vinto due scudetti, spero possa vincerne altri. Fu anche una rivincita rispetto al 1988 cancellando così quel maledetto comunicato che lessi. Ci credemmo subito, anche se furono decisive le ultime partite, la splendida vittoria di Bologna. Una vittoria di un grande gruppo con tanti fuoriclasse. Uno scudetto senza Maradona? E’ difficile, ma anche Diego aveva bisogno di noi per vincere. Avevamo un gruppo molto unito. Gattuso? Mi auguro che possa risollevare il Napoli. Il carattere è quello giusto. Un po’ mi assomigliava come calciatore. Mauro? Un calciatore e un uomo elegante. Non era solo forte, era anche uno di quelli che nello spogliatoio si faceva sentire e riusciva a risollevarci lo spirito”.