Dopo due mesi, i napoletani sono tornati finalmente a gustare una buona pizza al tavolo. Un rito antico, legato alla convivialità e alle nostre radici.
C’è chi la vuole più cotta e chi più cruda, rispettosa della tradizione partenopea o rivisitata in salsa cosmopolita, tuttavia, la degustazione della pizza è una consuetudine inalienabile, una sorta di diritto civile persino in questi tempi, la cui bontà mette d’accordo tutti!
In questo sfortunato 2020, l’antica pizzeria ʻʻda Micheleʼʼ, famosa nel mondo e osannata in numerosi film, compie 150 anni e li festeggia con una mostra virtuale.
Oggi, questo brand internazionale rappresenta una delle tante eccellenze del nostro Sud. La riapertura della pizzeria è stata, infatti, seguita anche dalle telecamere della CNN.
Come sottolineato da Daniela Condurro, amministratrice de l’antica pizzeria da Michele in the world, il tour racconta la storia di una famiglia di grandi lavoratori e, al contempo, ripercorre l’evoluzione di un quartiere unico nel suo genere, Forcella, tra buio e luce, difficoltà e speranza per un futuro migliore.
Attraverso la mostra si entra fisicamente nella pizzeria e si esplora liberamente la prima sala.
Si tratta di un tributo volto a esaltare e a far rivivere al pubblico il fascino e l’esaltazione di quel glorioso 1870, anno in cui il primo Condurro, Salvatore, ottenne la licenza per fare le pizze, cambiando così il destino di una famiglia. Il percorso virtuale permette un suggestivo salto nel tempo e nello spazio, tra realtà, cinema, letteratura e buon cibo.
La mostra si avvale del prezioso lavoro del fotografo Pino Miraglia, della progettazione di Av Communication e della grafica di Vito Lombardi, con le media partnership di “Cucina a Sud” e “ItaliaSquisita”,
Tavoli distanziati, prenotazione obbligatoria, sono questi i nuovi ritmi imposti dal Covid-19. L’augurio di Alessandro Condurro è che la ristorazione, settore fortemente provato dalla pandemia, possa reinventarsi nel segno del passato e che la fase che stiamo vivendo possa essere solo una parentesi irta di ostacoli – una delle tante nella storia millenaria della città – da superare con grinta, rinnovati nello spirito e nella mente.