Anna Iervolino: “L’obiettivo è continuare ad investire nelle nuove tecnologie e in percorsi dedicati ai piccoli pazienti. Grazie alla collaborazione di ginecologi e chirurghi pediatri della nostra Azienda stiamo sviluppando un programma di chirurgia fetale per via endoscopica, che permetterà la correzione in utero delle malformazioni congenite prima della nascita”.
“La chirurgia robotica – spiega Esposito – permette di ottenere un’elevatissima precisione tecnica dell’atto chirurgico a fronte di un intervento minimamente-invasivo ed offre la possibilità di utilizzare la tecnica di fluorescenza ICG molto utile per i pazienti oncologici, per studiare la vascolarizzazione di organi e tessuti e per la visione tridimensionale HD. Inoltre, grazie al sistema di sintesi dei tessuti e dei vasi (Vessel Sealer) il sanguinamento dei tessuti viene praticamente eliminato con un grosso vantaggio per il recupero post-operatorio dei pazienti”.
Interventi più veloci e sicuri, effettuati in un minor tempo di anestesia e con un recupero post operatorio più rapido e meno doloroso rappresentano un enorme vantaggio in ambito pediatrico.
“La chirurgia robotica è particolarmente efficace sia nella cosiddetta chirurgia di demolizione, come nelle neoplasie, sia in quella di ricostruzione di organi e tessuti ed in particolare per le patologie del rene e delle vie urinarie. Le indicazioni principali sono rappresentate dalla patologia renale benigna o maligna, ma è utile anche in caso di reflusso vescico-ureterale, mega-uretere e calcolosi urinaria, sia renale che vescicale. Le neoplasie ovariche e la patologia esofagea, come l’acalasia e il reflusso gastro-esofageo, rappresentano un altro campo di applicazione”, sottolinea il professore Esposito.
L’UOC di Chirurgia Pediatrica è, inoltre, centro di formazione Europeo di Robotica e Laparoscopia pediatrica della Società Europea di Chirurgia Pediatrica ed ogni anno decine di Chirurghi Pediatri di tutto il mondo si vengono a formare presso il centro federiciano.
“La chirurgia pediatrica, grazie agli investimenti dell’Azienda, oggi dispone di attrezzatura laser, endourologica, mini-invasiva e feto-endoscopiche che consentono di invertire il flusso migratorio dei pazienti pediatrici che per essere curati dal Sud-Italia si spostavano vero il Centro Nord”, aggiunge Esposito.
“L’obiettivo è continuare ad investire nelle nuove tecnologie e in percorsi dedicati ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Grazie alla collaborazione dei ginecologi e dei chirurghi pediatri del Policlinico Federico II stiamo sviluppando un programma di chirurgia fetale per via endoscopica che permetterà la correzione in utero delle malformazioni congenite prima della nascita ed in questo programma la chirurgia robotica svolgerà sicuramente una parte importante”, sottolinea Anna Iervolino, Direttore Generale dell’AOU Federico II.