Il 2020, anno della pandemia da Covid-19, ha lasciato, in Campania, un profondo segno negativo anche nel settore dell’auto dove le vendite, sia del nuovo che dell’usato, hanno registrato una flessione a doppia cifra, insieme al dato relativo alle rottamazioni.
Secondo il bollettino statistico ACI, Auto Trend, lo scorso anno in Campania le vetture nuove iscritte per la prima volta al PRA sono state 54.141, il 20,3% in meno rispetto al 2019. Una contrazione, comunque, inferiore rispetto al -26,1% rilevato su scala nazionale. Le “prime iscrizioni” a Napoli si sono attestate a quota 25.244, pari ad una riduzione del 21,6% su base annua. In Campania la provincia con il trend peggiore è stata Avellino (-23,2%), mentre a Benevento si è registrata la flessione più bassa (-15,3%).
Non è andato meglio il mercato dell’usato. I passaggi di proprietà delle vetture di seconda mano, al netto delle minivolture (cioè i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), nella nostra regione, sono stati 250.909, ovvero il -12,7% in confronto al 2019. Anche in questo caso la diminuzione è stata più bassa rispetto al -13,8% registrato in Italia. Le auto che hanno cambiato proprietà a Napoli sono state 125.905, pari ad una diminuzione del 13,6 per cento: il dato peggiore in Campania insieme a quello di Benevento. A Caserta, invece, si è registrata la flessione più contenuta: -9,7%.
Negativo anche l’andamento delle auto radiate dal PRA. Nel 2020, in Campania le vetture cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico dell’ACI sono state 100.934, il 9,3% in meno rispetto al 2019. A livello nazionale, la contrazione è stata, invece, del 15%. Nella provincia di Napoli le auto tolte dalla circolazione sono state 49.881, ovvero il 9,4% in meno rispetto all’anno precedente. Solo a Caserta si è osservato un dato in controtendenza (+0,2%), mentre Avellino spicca per la maggiore flessione (-15,4%). Sulla base di questi dati risulta che il tasso di sostituzione in Campania è pari a 1,86: vale a dire che per ogni 100 auto nuove ne vengono cancellate dalla circolazione 186, praticamente il doppio rispetto al resto d’Italia dove questo indicatore è pari a 0,91.
“Com’era logico attendersi il 2020 si è rivelato un anno <terribile> per il mercato dell’auto e non solo, commenta il Presidente dell’ACI Campania, Antonio Coppola. I modesti incentivi governativi introdotti sono andati subito esauriti e, perciò, non sono riusciti ad arrestare, ma nemmeno attenuare, il crollo delle vendite. Mai come in questo momento serve un piano ad ampio raggio capace di dare nuova linfa ad un settore trainante della nostra economia, incoraggiando gli acquisti di vetture più ecologiche e, nel contempo, lo smaltimento di quello <zoccolo> duro e nocivo costituito dalle auto obsolete (solo a Napoli il 46% di quelle circolanti è ante Euro 4). Proprio in questo periodo di pandemia – conclude Coppola – l’auto si sta dimostrando anche il mezzo più sicuro dal rischio contagio e, perciò, meritevole di maggiori tutele, sia a livello nazionale che locale, nell’ambito di un sistema di mobilità complessivo in cui la priorità resta, comunque, il potenziamento e miglioramento del trasporto pubblico, soprattutto quello su ferro “.