“La data dell’inaugurazione della “Casa della socialità”, la struttura realizzata dal Comune di Napoli in via Verrotti, nel quartiere Arenella, posta in un immobile che in passato era stato adibito a sottostazione elettrica dell’ex ATAN, nonostante il lungo lasso di tempo già trascorso dal termine dei lavori di manutenzione, anche in questo inizio del 2021 resta ancora un punto interrogativo – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che segue da anni quest’emblematica vicenda – In verità a ottobre dell’anno scorso la Giunta comunale di Napoli aveva deciso di concedere gli spazi in questione in comodato d’uso gratuito, per il corrente anno scolastico, all’istituto comprensivo statale Amedeo Maiuri. Ma anche questa ipotesi è tramontata. Di conseguenza l’immobile resta chiuso e inutilizzato “.
“Di conseguenza – sottolinea Capodanno -, dopo anni di attese e di promesse, appare ancora lontana la possibilità di poter disporre di una sede comunale per le tante realtà associative che operano sul territorio e che speravano di poter finalmente trovare dei locali dove poter svolgere le proprie attività . Più di recente – ricorda Capodanno – era anche esplosa la giusta protesta dei cittadini, manifestata, tra l’altro, con un cartello affisso sulla porta d’ingresso dell’edificio. Su tale cartello veniva sintetizzata in poche frasi la storia dell’emblematica vicenda relativa all’immobile in questione: “€ 370.000 per restaurarlo, due anni per finirlo! Quando lo riapriranno? Quanto dobbiamo ancora aspettare? Lo chiediamo noi donne noi giovani noi anziani Vomero Arenella “. Negli oltre due anni intercorsi, dopo l’inaugurazione di un murales, avvenuta nell’ottobre del 2018, l’edificio è finito più volte alla ribalta delle cronache per lo stato d’abbandono e d’incuria, non provvedendosi neppure all’ordinaria manutenzione delle parti esterne, con la presenza di erbacce e di cumuli di rifiuti”.
“In verità – ricorda Capodanno – la realizzazione di questo centro polifunzionale era già stata annunciata con grande enfasi, oltre quattro anni fa, poco prima delle ultime elezioni amministrative, svoltesi nel mese di giugno del 2016. Fu proprio durante la campagna elettorale che comparve uno striscione che ricopriva buona parte della facciata del fabbricato su via Menzinger. Su tale striscione si leggeva che erano stati stanziati anche gli importi necessari per l’esecuzione dei lavori, con la delibera di Giunta comunale n. 874 del 29 dicembre 2015 e con un impegno di spesa di € 366.000,00. Dalla delibera citata sono è trascorso dunque oltre un lustro e, al momento, la possibilità per i cittadini di poter concretamente fruire di questo spazio sociale appare ancora lontana”.
” Perché dunque – propone Capodanno – non destinare questo edificio, seppure temporaneamente, a “Casa dei senzatetto”, persone che sono presenti anche nell’area collinare della città come dimostra la vicenda alla ribalta delle cronache in questi del giovane che da giorni vive e dorme su un marciapiede posto all’incrocio tra via Tino di Camaino e piazza degli Artisti? Vicenda per la soluzione della quale, nonostante le numerose segnalazioni comparse sui mass-media e sui social, gli uffici preposti dell’amministrazione comunale non sono riusciti a trovare una soluzione, offrendo un tetto e un letto all’interessato che continua a rimanere sul marciapiede con più pochi oggetti personali e un giaciglio di fortuna”.