Ercolano, cultura al Mav per la riapertura

La mostra di arte contemporanea “Pompei 79 d.C.” dell’artista Nicholas Tolosa

Dopo l’attesa riapertura del scorso 30 aprile, il MAV, il Museo Archeologico Virtuale della città di Ercolano, sabato 8 maggio per festeggiare la ripresa, inaugura, alle ore 11.00, la mostra di arte contemporanea “Pompei 79 d.C.” dell’artista Nicholas Tolosa
Finalmente si riparte di nuovo insieme nel racconto di quella che fu la grande civiltà delle città romane adagiate alle pendici del Vesuvio prima della tragica e devastante eruzione del 79 d.C. che ne cancellò per sempre la bellezza ricoprendo tutto il territorio circostante di lava, cenere e fango. E non a caso nella narrazione della fabula antica di Pompei, Ercolano, Oplontis e Stabia si riparte dall’arte contemporanea, dall’esposizione “Pompei 79 d.C.” dell’artista Nicholas Tolosa, perché arte contemporanea sono i ritrovamenti archeologici vesuviani, quando il tempo si fermò nell’istante della devastante eruzione pliniana del Vesuvio, come ci spiega Luigi Vicinanza, Presidente della Fondazione C.IV.E.S./MAV: “Il MAV continua ad ospitare opere d’arte contemporanea. Con i suoi quadri Nicholas Tolosa ci rimanda al genio di un eminente archeologo, Giuseppe Fiorelli, considerato l’innovatore degli Scavi di Pompei a metà dell’Ottocento. La conoscenza del passato infatti illumina il presente. Così come la sensibilità di artisti del nostro tempo aiuta a riscoprire il senso della nostra storia. Nella contaminazione dei linguaggi, nel continuo rimando tra antico e moderno si accrescono le attività di un museo in continua evoluzione”.
Sabato 8 maggio, alle ore 11.00, alla presenza di Ciro Buonajuto, Sindaco di Ercolano, sarà inaugurata all’interno del salone centrale del MAV la personale “Pompei 79 d.C.” dell’artista ebolitano Nicholas Tolosa, a cura di Roberto Sottile, con testi critici di Luca Ricci, Davide Silvioli e Roberto Sottile, un percorso narrativo fatto di suggerimenti pittorici che comunicano con l’intelletto e l’emotività di ognuno. La mostra rimarrà in cartellone dal 8 maggio al 8 giugno 2021.

Pompei 79 d.C.
Attraverso la tecnica dei calchi è stato possibile riempire i vuoti lasciati dai corpi durante la seconda colata piro plastica del Vesuvio. Questo luogo è il teatro di una catastrofe.
Nicholas Tolosa ritrae l’impronta del dolore e della disperazione sulla tela. Riproduce le sagome di donne, uomini e bambini sorpresi nell’istante in cui cercavano di mettersi in fuga. La cenere li ha imprigionati per secoli nel loro ultimo respiro. I volti e le braccia pietrificati. L’artista li illumina mettendo in risalto la violenza con cui la natura li ha uccisi e sepolti. Sembrano sospesi tra passato e presente. Riesce a immergersi nella tecnica di rilevamento degli archeologi. Osserva queste figure che ancora una volta prendono forma dopo gli scavi. Il contrasto del bianco e del nero che utilizza, allude all’antagonismo della vita e la morte che sovraintendono i destini dell’uomo. E’ una poesia mortuaria ambientata a Pompei nel 79 D.C. Queste opere sono la testimonianza di vite interrotte. Sono ombre che vengono dal passato.
Nicholas Tolosa nasce a Eboli (Sa) il 19 Aprile 1981. Matura una profonda esperienza artistica diplomandosi dapprima nel 1999 alla sezione Accademia del Liceo Artistico Statale “Carlo Levi” di Eboli e poi conseguendo nel 2005 la Laurea di I livello in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2007 consegue un Master in Management dei Beni Culturali. Nel 2008 è docente esperto esterno in “scenografia/teatro” per il laboratorio teatrale del progetto PON F-2-FSE-2007-106 c/o Liceo Scientifico Statale “E. Medi”, Battipaglia (Sa). Proseguendo gli studi, nel 2009 consegue l’abilitazione all’insegnamento in “Disegno e Storia dell’Arte” presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e un Master in Catalogazione dei Beni Archivistici e Librari. Nel 2010 consegue un Diploma di Perfezionamento in Storia dell’ Arte presso For. Com. in Roma e collabora per il “Napoli Teatro Festival Italia” in qualità di assistente scenotecnico per lo spettacolo “Romeo and Juliet” al teatro Mercadante di Napoli in prima nazionale con la regia di Alexander Zeldin. Nel 2011 consegue la Laurea Specialistica di II livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo Scenografia per il Teatro presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e partecipa ad Artexpo Arezzo. Ha partecipato a diverse mostre collettive in Italia. E’ del 2009 la partecipazione alla Biennale Internazionale di Firenze. Nel 2014 espone a Napoli, prima con una personale a Castel dell’Ovo e poi al museo Madre. Nel 2015 espone prima all’Art Gallery della Mostra d’ Oltremare e poi al Pan di Napoli per il trentennale della morte di Giancarlo Siani. Nel 2016 riceve una menzione speciale al Premio Centro Direzionale per l’Arte tenutosi a Napoli presso Re.work, consegue l’abilitazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità presso l’Università Suor Orsola Benincasa ed espone nuovamente al Pan di Napoli con una personale. Nel 2017 prosegue l’attività espositiva che lo vede protagonista con tre personali, prima alle Scuderie di Villa Favorita ad Ercolano (Na) e successivamente a Castel di Sangro (Aq) con due differenti mostre presso la Pinacoteca Patiniana e il Museo Civico Aufidenate. Il 2018 lo vede impegnato con una personale al Museo d’ Arte Contemporanea Città di Caserta. Nel 2019 parte la realizzazione del suo progetto pubblico “Nafricapoli” e prende parte alla collettiva organizzata dal Museo Madre di Napoli presso il Castello Macchiaroli di Teggiano (Sa) a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati. Una sua opera è presente nella collezione permanente del Museo Madre di Napoli. Nel 2020 espone a Napoli con una personale nella Chiesa di San Severo al Pendino. Una sua opera è presente nella collezione permanente del Museo Madre di Napoli. Vive e lavora tra Eboli e Napoli.

Le iniziative museali sono, senza dubbio, un modo per arricchire la mission del MAV di Ercolano che, nel segno dell’innovazione tecnologica multimediale applicata ai Beni culturali, intende promuovere la valorizzazione delle eccellenze archeologiche del territorio vesuviano e campano, per mostrare al grande pubblico la fedele ricostruzione, più volte validata scientificamente, dnoella magnificenza delle città e delle dimore romane della Campania.
Infatti, a poche centinaia di metri dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, il MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, è un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione tra i più all’avanguardia in Italia, grazie alla magia tecnologica dell’ultima versione  MAV 5.0 – Virtual multiReality, la più avanzata di sempre che, da ottobre 2019, ha rivoluzionato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri, per meglio comprenderne il passato e la bellezza in un viaggio propedeutico alla visita ai siti archeologici en plein air del territorio vesuviano.
IL MAV sarà aperto, secondo le disposizioni, dal venerdì alla domenica dalle ore 10 alle ore 17,30 (ultimo ingresso).
Mentre negli altri giorni della settimana, dal lunedì al giovedì, torna l’iniziativa della scorsa estate Il MAV in esclusiva per te” che, sempre tramite prenotazione dedicata, offrirà la fruizione del museo in esclusiva per gruppi organizzati di massimo 20 persone, ad un costo d’ingresso speciale, concordando il giorno e l’orario alla prenotazione, per scaglionare le visite in piena sicurezza.