È stato svelato e presentato alla città il restauro dell’affresco seicentesco del Mattia Preti situato sulla Porta San Gennaro nel cuore di Napoli. Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Annamaria Palmieri assessore all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Luigi La Rocca Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, Giampiero Perrella presidente della IV Municipalità, Nino Daniele, già assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e promotore del progetto.
Hanno presentato e illustrato il restauro: Michele Pontecorvo Presidente FAI Campania, Emanuele Vitulli Presidente AReN Associazione Restauratori Napoletani e il direttore dei lavori Gennaro Piezzo, insieme a Alberto Sifola Presidente Friends of Naples Onlus creata con il preciso scopo di recuperare, di volta in volta, i fondi necessari ai restauri per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali della nostra città.
Un grande lavoro corale partito nel settembre 2019 con la firma della convenzione che ha dato immediatamente il via ai lavori e che, nonostante le numerose difficoltà dovute alla pandemia, è riuscito a giungere al termine in tempi soddisfacenti nel rispetto delle normative di distanziamento. L’accordo è la conseguenza dell’incontro e dell’avvio di una virtuosa collaborazione tra operatori pubblici e privati accomunati dall’intento di prendersi cura e di valorizzare l’immenso patrimonio storico e artistico di Napoli.
La storia conservativa dell’affresco del Mattia Preti ha una vita molto travagliata: trent’anni dopo la realizzazione dell’edicola votiva, il dipinto fu danneggiato a causa del terribile terremoto del 1688 e, nella metà del Settecento, versava in un pessimo stato di conservazione. Alla fine dell’Ottocento si decise di restaurarlo, coprendolo con un composto di albume d’uovo e siero di latte che, combinandosi con il particellato atmosferico, lo rese quasi del tutto illeggibile. L’ultimo restauro risale agli anni Novanta ma, a distanza di quasi 30 anni, la preziosa opera si presentava degradata e annerita per effetto degli agenti atmosferici inquinanti.
Oggi viene restituita alla città nel suo nuovo splendore.
L’impegno dell’Associazione Friends of Naples proseguirà anche dopo il restauro per prendersi cura dell’opera occupandosi della manutenzione ordinaria, attività fondamentale per ridurre i costi di futuri interventi e per mantenere una cura costante delle bellezze del nostro territorio.
Il progetto è promosso dall’assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dal FAI Campania con la collaborazione sul territorio della IV Municipalità. L’opera di restauro è stata realizzata grazie al sostegno gratuito di AReN Associazione Restauratori Napoletani, dell’Associazione Friends of Naples e l’ACEN Associazione Costruttori Edili Napoli. Un lavoro che non sarebbe stato possibile senza l’affiancamento e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, nelle persone della dottoressa Laura Giusti, storico dell’arte e della dottoressa Barbara Balbi restauratrice.
Si ringraziano gli sponsor che hanno accolto con grande entusiasmo il progetto: ACEN, Gianfranco D’Amato, Ranieri Impiantistica, Infracoop di Francesco Tuccillo e Thomas Dane Gallery.
L’intervento è stato reso possibile grazie al coinvolgimento sul campo dei restauratori dell’AReN, in particolare nelle persone di Emanuele Vitulli e Nabil Pulita, il direttore dei lavori Gennaro Piezzo, e il network di artigiani di Friends of Naples: MIDA, Del Core Restyling, Home Decoration di Nicola Dublino, S.I.E. di Stefano Ciotola e la Ditta Casolaro per il prezioso contributo e l’impegno volontario con cui costantemente seguono l’Associazione nei suoi numerosi progetti.