Essere genitori comporta un gran carico di responsabilità: ogni scelta presa influenzerà, in un modo o nell’altro, la crescita dei più giovani. È giusto essere genitori equilibrati, anche severi, ma non è mai giusto tarpare le ali ad un proprio figlio. È sempre necessario, infatti, saperne assecondare le passioni e coltivare i talenti. Non sempre il sogno di diventare calciatore si realizza, ma l’importante è saper riconoscere, coltivare, sfruttare il talento e cogliere ogni sfumatura per la crescita del ragazzo.
Anche attraverso i valori dello sport, che incidono inevitabilmente sulle qualità di una persona.
Coltivare i talenti significa stimolare a seguire delle attività che aiutino a sviluppare una personalità, passi importanti nel percorso di sviluppo. Uno sport, un hobby artistico, uno strumento musicale: tutti percorsi di apprendimento che aiutano un bambino o un ragazzo a trovare un proprio posto nel mondo.
Alcune di queste attività, tuttavia, rappresentano una spesa non indifferente per una famiglia. Ed è per questo che, in un bilancio familiare, occorre anticipare le spese e fare economia per non trovarsi in difficoltà. È giusto, allora, passare in rassegna i costi delle attività più popolari e scelte, attraverso consigli pratici.
Per un ragazzo, bambino o pre-adolescente, una scuola calcio può significare non soltanto un allenamento di tipo fisico, ma l’inizio di uno sviluppo fisico, mentale e psicologico, oltre a diminuire il rischio di obesità e di altre patologie. Non solo: vuol dire anche l’apprendimento di alcuni valori come il rispetto e il lavoro di squadra.
Il calcio, pertanto, sembra l’attività più indicata, per i giovani ma anche per le giovani italiane. È infatti l’attività più popolare: in Italia si contano circa 7000 scuole calcio e circa 300.000 giovani iscritti, principalmente nella fascia d’età compresa tra gli 11 e i 12 anni. In pochi, invece, continuano a giocare oltre i 16 anni.
Quanto costa, allora, una scuola calcio? Secondo le stime pubblicate da Moneyfarm, la spesa media per un anno di scuola calcio va dai 300 ai 1200 euro, senza considerare scarpini e i vari kit da gioco. Comprensivo di tutto, le spese possono arrivare fino a 1500-2000 euro annui.
Una spesa cospicua che, di fatto, va pianificata in un bilancio familiare. Come? Gli esperti di Moneyfarm consigliano: “Con un piccolo esborso è possibile rendere questo sforzo più sopportabile”. L’investimento, infatti, va impostato secondo due fasi, una di accumulazione e un’altra di protezione. L’investimento si protrae per tutta la durata del corso, disinvestendo ogni anno il necessario per pagare la retta. Gli esperti suggeriscono: “Immaginiamo di iniziare a investire nei cinque anni precedenti all’inizio del corso, con una soluzione bilanciata aggressiva (rendimento stimato 6.75% all’anno) per poi passare a una soluzione di maggior protezione nella fase successiva, quando il percorso calcistico è già iniziato. In un portafoglio dedicato alle attività sportive si investono dunque 800€ ogni gennaio per cinque anni.
All’inizio dell’attività nella scuola calcio, il contributo annuale può diminuire a 400€ l’anno e la rischiosità dell’investimento si riduce in ottica di protezione (rendimento potenziale 4.75). In questo modo si potrebbero riuscire a garantire 6 rette di scuola calcio, con relativamente poco sforzo. Da ricordare inoltre che è possibile una detrazione fino del 19% per una spesa massimo fino a 201€.