Quarta tappa dell’Eco-Sisma Bonus Tour per illustrare alle PMI campane le opportunità delle agevolazioni e facilitare la cessione dei crediti fiscali.
- In Campania Intesa Sanpaolo ha già acquisito crediti fiscali complessivi per 120 milioni di euro, di cui oltre 45 milioni dalle PMI
- Sicurezza e trasparenza alla base delle verifiche documentali di ogni pratica grazie alla piattaforma gestita con DeloitteSi è tenuta la quarta tappa del programma Eco-Sisma Bonus Tour di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Deloitte e dedicata alle PMI della Campania per approfondire le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 nell’ambito dei bonus edilizi legati al Sistema Casa.
Il webinar ha visto la partecipazione per Intesa Sanpaolo di Alessandro Lenoci, Direttore Commerciale Imprese Campania, Calabria e Sicilia, e Paolo Melone, Responsabile Coordinamento Marketing e Business Development Imprese. Per Deloitte sono intervenuti Antonio Piciocchi, Senior Partner Ecobonus Leader, e Manuel Pincetti, Senior Partner Strategy Banking Leader.
Alle PMI partecipanti e clienti della Direzione Regionale Campania, Calabria e Sicilia guidata da Giuseppe Nargi, sono stati forniti aggiornamenti su nuove scadenze e percentuali di detrazione per il settore edile e per cui a livello governativo è stato previsto quest’anno un pacchetto da circa 37 miliardi di euro, prorogando scadenze e benefici del Superbonus 110% ed estendendo fino al 2024 altre agevolazioni, tra cui il bonus facciate al 60%.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, già prima dell’avvio dei regolamenti attuativi del Decreto Rilancio ad agosto 2020, è stato pioniere nel predisporre per i propri clienti una piattaforma di consulenza informativa e di gestione delle richieste per tutte le tipologie di crediti fiscali edilizi a supporto di privati, condomìni e aziende. Grazie alla consulenza tecnica di un partner qualificato come Deloitte, Intesa Sanpaolo ha messo a punto tale piattaforma per operare in piena trasparenza e correttezza nell’ambito delle verifiche documentali, a tutela dei propri clienti e della gestione delle pratiche legate ai bonus edilizi acquisendo oltre 2 miliardi di euro di crediti complessivamente, di cui circa 1,2 miliardi dalle imprese che hanno praticato il cosiddetto “sconto in fattura”. In Campania sono già circa 120 i milioni di euro di crediti acquisiti, di cui oltre 45 milioni di euro dalle imprese campane.
Il settore delle costruzioni riveste un ruolo centrale nell’economia campana con circa 123 mila occupati nel 2020 e uno sviluppo del valore aggiunto di circa 4,6 miliardi. Significativa è la spinta che questo settore può offrire al resto dell’economia, attivando una filiera che interessa diversi comparti, tra cui estrazione, prodotti e materiali da costruzione, elettrotecnica, elettrodomestici, chimica e molti comparti specializzati in beni intermedi.
La normativa incentivante ha comportato un rapido recupero del ciclo dell’edilizia: dopo la chiusura temporanea dei cantieri durante il lockdown della primavera 2020, l’attività ha conosciuto un rimbalzo dalla seconda metà del 2020, proseguito bene nel 2021. Nello scenario macroeconomico della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, a consuntivo 2021 gli investimenti in costruzioni dovrebbero registrare un balzo del 20,8%, a prezzi costanti e proseguire lungo un percorso di crescita anche nel biennio 2022-23 (+4,5% medio annuo), pur scontando un fisiologico rallentamento. In particolare, con riferimento agli interventi asseverati per il superbonus al 110%, la Campania registrava a ottobre 2021 un importo complessivo pari a circa 820 milioni più dell’8% del totale italiano.
Oltre al volano per l’economia campana, il sistema di incentivi introdotto rappresenta un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, attribuibili per oltre il 36% agli edifici. Gli interventi sugli immobili, oltre che dare un contributo importante alla lotta al cambiamento climatico, alleggeriscono in modo permanente la bolletta energetica, contribuiscono ad aumentarne il valore e a migliorare la qualità della vita. L’analisi del patrimonio immobiliare campano evidenzia inoltre l’ampio potenziale di applicazione dei bonus edilizi, considerato anche un patrimonio degli immobili piuttosto “datato”: la quota di edifici costruiti prima del 1980, quando ancora non vigevano le prime norme sull’efficienza energetica, sono in Campania il 68%. Inoltre, a sostegno della rilevanza e della necessità di questi interventi, è opportuno evidenziare che il territorio campano mostra un’elevata presenza di comuni (23%) nella categoria sismica più pericolosa con elevata probabilità di terremoti.
“Le PMI campane hanno intrapreso già da tempo un percorso di trasformazione orientato ai principi della sostenibilità e al rispetto dell’ambiente che si riflette in maniera significativa sul settore del Sistema Casa”, sottolinea Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo. “La piattaforma che abbiamo realizzato con Deloitte è in grado di supportare i nostri clienti per tutto l’iter della pratica per il riconoscimento dei crediti fiscali, attivando meccanismi di verifica che consentono di garantire la completa aderenza alle normative in vigore e il corretto utilizzo degli incentivi pubblici per la transizione green”.
Questa iniziativa di supporto alle aziende del Sistema Casa contribuisce ad attuare uno dei pilastri di “Motore Italia”, il programma strategico presentato nel 2021 da Intesa Sanpaolo per sostenere le PMI con nuovo credito e liquidità per gli investimenti. Da qui al 2026 il Gruppo Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR.