In occasione della Giornata mondiale del Libro, per iniziativa del Palazzo Reale di Napoli, è stato restaurato uno dei due leggii girevoli della regina Maria Carolina d’Austria, che appartengono alle collezioni della Biblioteca Nazionale e che sarà esposto eccezionalmente per un mese nella sala XIV dell’Appartamento Storico del Palazzo Reale di Napoli.
L’esemplare, oltre ad avere un pregiato valore artistico, rappresenta una vera e propria innovazione settecentesca, assai di moda, voluta dalla moglie di Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli. Si tratta di una macchina da lettura di gusto neoclassico che richiama gli ingegnosi leggii diffusi già in epoca medievale e in particolare nelle biblioteche monastiche dell’Europa centrale.
Per dimostrare il funzionamento del prezioso manufatto sono stati sistemati sui ripiani alcuni libri di pregio a tiratura limitata di mille copie su carta raffinata della Biblioteca Nazionale di Napoli, le cui copertine riproducono le legature della biblioteca Palatina.
I due leggii, già conservati presso la Reggia di Caserta, appartengono oggi alle collezioni della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” e l’esemplare restaurato si trova normalmente nel percorso di visita dell’Appartamento Storico di Palazzo Reale. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla sinergia dei due istituti diretti rispettivamente da Maria Iannotti e Mario Epifani.
“In questa stanza che fu di Maria Amalia di Sassonia abbiamo esposto il leggio di Maria Carolina d’Austria e lo specchio di Carolina Bonaparte, riunendo virtualmente tre regine che hanno abitato questo Palazzo – ha raccontato Mario Epifani – Mettere in evidenza alcuni elementi della vita quotidiana aiuta i visitatori ad immaginare la vita di corte”
“Il lavoro di restauro conferma la nostra stretta collaborazione con il Museo del Palazzo Reale. – afferma la direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, Maria Iannotti, rappresentata alla presentazione del restauro dalla vicedirettice Lucia Marinelli – L’altro leggio è collocato nella sala della Biblioteca Palatina accanto ad altri mobili ed ai libri della biblioteca privata di Maria Carolina con intento ricostruire l’ambiente in cui la sovrana coltivava i suoi interessi culturali.”
Leggio rotante
Maria Carolina d’Asburgo, fece costruire la coppia di preziosi mobili di lettura nel 1792 e 1794 da Giovanni Uldrich, un noto ebanista attivo a Napoli, mediante i quali poteva consultare contemporaneamente fino a otto libri.
Il prezioso manufatto è uno scrittoio con piano estensibile, dotato di un leggio con sistema rotante di ripiani porta-libri. Su di un lato del piano di appoggio del tavolo, anch’esso di forme classiche, una manovella metallica consente il movimento di una sorta di ‘mulino’ a due ruote, alle quali sono fissati, con cerniere di ottone regolabili, otto ripiani-leggii che consentono la lettura simultanea di più testi. Le colonnine di sostegno della grande ruota centrale assumono forme doriche e i capitelli rigorosi linee classiche.
Maria Carolina d’Asburgo
Maria Carolina, nata a Vienna il 13 agosto 1752, figlia di Maria Teresa d’Asburgo e Francesco Stefano di Lorena, sposò per procura il 7 aprile 1768 Ferdinando IV di Borbone. La futura regina di Napoli, quando giunse nella nostra città, già leggeva e scriveva quattro lingue: tedesco, francese, italiano e spagnolo e leggeva e traduceva il latino. Letteratura, storia, filosofia, etica, diritto, pedagogia, economia, botanica, musica, disegno, canto e danza furono le discipline in cui era stata istruita. L’intervento della regina nella vita del regno fu incisivo e innovatore, e diede particolare impulso alle varie discipline del sapere.
La Biblioteca Nazionale di Napoli oggi conserva i libri e alcuni preziosi mobili della biblioteca privata di Maria Carolina che documentano, attraverso l’ambiente e la cultura dell’epoca, la vivacità della corte rappresentata da grandi intellettuali e pensatori, donne e uomini dalle idee moderne ed avanzate, espressione della grande cultura europea di quel tempo, come Ferdinando Galiani, Gaetano Filangieri, Antonio Genovesi, Pietro Giannone, Paolo Mattia Doria, Mario Pagano. Di grande rilievo fu, altresì, la partecipazione a questo salotto culturale di figure femminili quali Faustina Pignatelli ed Eleonora Pimentel Fonseca, bibliotecaria della regina.