“Della nascita del mio primo figlio ricordo la gioia, le visite dei parenti, i confetti. Quando è nato Matteo, invece, lo scorso Gennaio, intorno a me ho avvertito un grande senso di solitudine. Ero positiva al Covid e durante tutto il percorso, gestito con le necessarie misure di sicurezza, nonostante il personale sanitario fosse sempre molto attento, il peso dell’isolamento si è fatto davvero sentire”, sono le parole di Lucia giovane mamma partenopea che, come tante altre, è stata ospite del reparto maternità Covid del Policlinico Federico II dove dai prossimi giorni sarà in funzione un innovativo sistema che consentirà di attivare, oltre ad un monitoraggio continuo dei parametri vitali delle future mamme, un contatto costante e reciproco tra paziente e personale.
Il sistema, dal valore di 60.000 euro, sarà donato della Fondazione Rotary International all’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II ed il funzionamento sarà illustrato con la presentazione di un video giovedì 16 Giugno alle ore 12,30 presso la sala riunioni della Direzione Generale alla presenza del Magnifico Rettore dell’Ateneo federiciano Matteo Lorito, del Direttore Generale dell’Azienda Anna Iervolino, del Governatore del Rotary- Distretto 2101 Costantino Astarita, del Console degli USA Mary Avery, del Direttore del CNR Napoli, Marcello Mancini, dei responsabili del CNR di Roma: Cristina Battaglia, Daniela La Noce e Vanessa Vincenzi, dell’ideatore del sistema Mario Magliulo della start -up napoletana Hassisto, spin-off del CNR, del Referente Regionale per le malattie infettive in gravidanza e responsabile del Programma Infradipartimentale di Fisiopatologia Ostetrico-Ginecologica dell’Azienda federiciana Maurizio Guida e del Direttore del Dipartimento Materno infantile della Federico II, Giuseppe Bifulco.
L’innovativa apparecchiatura consente di mantenere un contatto audio-visivo tra le future mamme e l’equipe sanitaria e di rilevare tutti i parametri della salute di ciascuna donna, 24 ore su 24, trasmettendoli immediatamente su un megaschermo collocato nella medicheria. Ed è qui che tutto il personale sanitario coinvolto potrà conoscere in tempo reale: pressione arteriosa, temperatura corporea, frequenza cardiaca, livelli di glicemia, livelli di urina, peso corporeo della madre e perfino il battito cardiaco del nascituro. È prevista, inoltre, una telecamera fissa sulla culletta del nido, che consentirà alla madre Covid-postiva di mantenere costantemente il contatto col suo bambino.
Il sistema garantisce, quindi, una vigilanza continua, che permetterà alle pazienti di sentirsi più sicure, e favorisce una significativa riduzione dei materiale di consumo, come tute e visiere, con un conseguente minore smaltimento dei rifiuti, permettendo alle equipe del reparto di lavorare con una maggiore tranquillità assicurando alle pazienti un’assistenza ancora più personalizzata. Un passo avanti verso una migliore qualità dell’assistenza sanitaria che nasce dall’esperienza Covid ma che può avere ulteriori applicazioni anche in altre situazioni cliniche che richiedono l’isolamento delle pazienti, come nel caso delle mamme HIV positive o, più in generale, quando la paziente presenta una malattia infettiva.