Si è superato ogni limite. Da quasi tre anni l’unica biblioteca comunale del quartiere Vomero è chiusa al pubblico, senza che il Comune di Napoli e la Municipalità collinare diano risposte alle tante istanze che in questi anni ci sono state al riguardo. A questo punto chiedo l’intervento del ministro della cultura, Franceschini, oggi a Napoli, affinché la biblioteca venga trasferita nei precedenti locali, presso il polifunzionale di via Morghen.
Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero, lancia l’ennesimo appello all’amministrazione comunale partenopea, affinché venga riaperta, in tempi rapidi, la biblioteca comunale del quartiere Vomero “Benedetto Croce”, attualmente ubicata in via Francesco De Mura. In caso contrario preannuncia una serie di manifestazioni di protesta tra le quali un sit-in. Inoltre, Capodanno, sulla vicenda, che sta penalizzando da tempo il quartiere collinare, chiede anche l’intervento del ministro della cultura, Franceschini, oggi a Napoli
“ Nell’antichità – sottolinea Capodanno – , le biblioteche, luoghi di cultura e di sapere, a Ninive come ad Alessandria d’Egitto, venivano allocate nei palazzi reali o in enormi luminose strutture. Nel ventunesimo secolo invece una struttura di straordinaria importanza di questo tipo, anche come luogo di aggregazione, specialmente per i giovani, viene collocata in un cantinato interrato, così come è capitato alla biblioteca “Benedetto Croce”, trasferita, negli anni scorsi, dalla sede a piano terra della casa comunale di via Morghen ai locali interrati, peraltro poco consoni, pure per problemi di umidità, del plesso scolastico Vanvitelli “.
“ Quando ero presidente della circoscrizione, negli anni ’80, intrapresi una vera e propria battaglia per trasferire la biblioteca Croce nella nuova sede della circoscrizione, in una palazzina strappata all’utilizzo originario, fissato dall’allora sindaco-commissario Valenzi, a silos multipiano per parcheggi – ricorda Capodanno -. Successivamente i locali della biblioteca vennero inopinatamente destinati a sede di una delle tante fondazione che sono state create nel capoluogo partenopeo. Da qui scaturì il trasferimento nell’attuale sede. Eppure il Vomero, con i suoi circa 50mila residenti, avrebbe sicuramente bisogno di più di un luogo pubblico per fare cultura anche come punti d’incontro e di aggregazione, dopo la chiusura di diverse librerie, come Guida e Loffredo, e di numerose sale cinematografiche “.
” Ad aggravare una situazione, già precaria – puntualizza Capodanno -, ha contributo il fatto che la biblioteca comunale in questione da oltre due anni e mezzo, vale a dire da prima della pandemia, è chiusa, come si può osservare dai rifiuti di ogni genere che, nel frattempo, si sono accumulati nell’area antistante la porta d’accesso. Alle numerose richieste inoltrate per sapere se e quando la struttura sarebbe stata riaperta non è stato mai dato riscontro, la qual cosa sta ha alimentato proteste, purtroppo inascoltate, anche da parte delle tante persone, in particolare dei numerosi giovani, che frequentavano in passato i locali in questione anche per ragioni di studio “.
Capodanno invita, ancora una volta, gli uffici preposti dell’amministrazione comunale a chiarire i motivi per i quali la biblioteca in questione, unica del genere su tutto il territorio del quartiere Vomero, continua a rimanere chiusa e ubicata in locali che non vengono ritenuti idonei. Lo stesso Capodanno chiede che la biblioteca comunale venga trasferita in tempi rapidi nella vecchia sede, vale a dire nei locali a piano terra del polifunzionale comunale di via Morghen.