Ischia, restauro per le pitture di Torre Guevara

Gli interventi hanno riportato alla luce una testimonianza del Rinascimento

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La prima campagna di restauro ha avuto inizio nel 2011, grazie a un accordo stipulato tra la Hochschule für Bildende Künste di Dresda, il Comune di Ischia, la Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione Campania e il Circolo Georges Sadoul di Ischia. Nel corso delle campagne che si sono succedute con cadenza annuale, giovani studenti della scuola di Dresda, sotto la guida della Prof. Monica Martelli Castaldi e del Prof. Thomas Danzl, hanno eseguito un lungo e meticoloso lavoro di analisi e di studio per il recupero e il consolidamento delle pitture che decorano le sale del piano nobile della Torre Guevara. A questo proposito bisogna richiamare il contributo della dott. Maria Grünbaum che nella sua tesi di laurea, presentata nel 2015 ed elaborata sulla base delle esperienze maturate nel cantiere della Torre, ha fornito un quadro dettagliato dello stato delle pitture, esaminando le cause del degrado e individuando un piano di intervento per la pulitura delle superfici, nella prospettiva di predisporre le azioni necessarie alla presentazione estetica dell’intero ciclo pittorico. Gli interventi di restauro hanno riportato alla luce una testimonianza del Rinascimento meridionale di notevole valore storico-artistico. Il ciclo decorativo offre un saggio significativo del potere della casata dei Guevara, originaria della Spagna e giunta nel Regno di Napoli al seguito di Alfonso I d’Aragona.

Il prestigio della committenza si esplicita attraverso la presenza di stemmi che raccontano alleanze, matrimoni e fortune dinastiche. Nelle sale del piano nobile le pitture parietali, che si fanno risalire al 1585 circa, esaltano la folgorante ascesa dei Guevara, componendo in una serie di medaglioni le origini e le gesta della casata. Trofei d’armi, cartigli e busti racchiusi in gemme di chiara ispirazione classica celebrano le virtù guerresche della famiglia, alle cui vicende Rosario De Laurentiis, socio del Circolo Sadoul, ha dedicato approfondite ricerche storiche e numerose pubblicazioni. Sulle volte, un atlante di figure fantastiche finemente disegnate configura un micro-regno bucolico e marino, dove, tra composizioni allegoriche e riquadri con paesaggi e rovine, si distingue una straordinaria rappresentazione della baia di Sant’Anna con la Torre e il Castello Aragonese. Le decorazioni delle volte, risalenti al 1565 circa, ricalcano fedelmente una serie di incisioni del pittore e architetto fiammingo Jan Vredeman de Vries, pubblicate dall’editore Hieronymus Cock. I modelli sono perciò da ricondursi ad ambienti del manierismo nordico che filtrano gli stilemi classici della rinascenza diffondendoli nell’Europa centro-settentrionale. Le campagne di restauro rientrano nel programma di attività culturali che il Circolo Georges Sadoul promuove, ormai da più di trent’anni, per la valorizzazione della Torre Guevara: mostre di arte contemporanea, convegni ed eventi, nonché visite guidate. Anche a conclusione di quest’ultima campagna, il cantiere della Torre sarà visitabile secondo un calendario di incontri per far conoscere a ischitani, turisti e studenti uno dei monumenti più importanti del territorio isolano.