Presentato il progetto di restauro, riqualificazione, efficienza energetica e valorizzazione nell’ambito del primo Partenariato pubblico-privato (PPP) all’interno del Ministero della Cultura per la realizzazione delle opere e la gestione integrata dei servizi energetici, tecnologici e multimediali del Real Sito. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte ed ENGIE, tra gli operatori di riferimento del settore energetico, presentano oggi, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio del 23 e 24 settembre, il progetto di restauro, riqualificazione, efficienza energetica e valorizzazione, per la realizzazione delle opere e la gestione integrata dei servizi energetici, tecnologici e multimediali del Sito.
L’ambizioso progetto-pilota sostenuto dal Ministero della Cultura, è stato illustrato presso il salone delle feste del Museo di Capodimonte dall’On. Ministro Gennaro Sangiuliano, insieme al Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e al CEO di ENGIE Italia Monica Iacono, alla presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. La transizione energetica e digitale verrà realizzata grazie a un proficuo partenariato pubblico-privato, il primo in Italia per lo sviluppo e la riqualificazione museale, all’interno del Ministero della Cultura, attraverso lo strumento del project financing, con un importo complessivo dell’investimento pari a 45milioni e 726mila euro, di cui 22,2 milioni di contributo pubblico (pari al 48,56%del totale) e 23,5 milioni di contributo privato (pari al 51,44% del totale).
Il project financing ha come obiettivo la transizione digitale ed ecologica, nonché la sostenibilità energetica ed economica del Museo e del Real Bosco, in continuità con le quattro missioni identificate all’interno del Masterplan di Capodimonte: tutela del patrimonio e valorizzazione, digitale, ambientale e sociale. Proprio il Masterplan, redatto nel 2016 dal Direttore Generale Bellenger, costantemente aggiornato, ha l’obiettivo di conciliare il patrimonio artistico museale ed il giardino storico che prima della riforma del 2015 erano gestiti da due differenti istituti. Tale documento ha dato la “visione strategica” per affrontare le sfide del nuovo millennio che riguardano le future generazioni, attraverso un’operazione all’avanguardia in grado di coniugare la tutela del Patrimonio e la Sua valorizzazione attraverso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità energetica. ENGIE, partner strategico del progetto, garantirà un’innovativa produzione di energia, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, che consentiranno al sito museale di autoprodurre circa il 90% del fabbisogno energetico. Inoltre, si occuperà del restauro e della ri-funzionalizzazione e riqualificazione del Museo e del Real Bosco di Capodimonte sviluppando il progetto approvato dalla Soprintendenza, attraverso una gestione ventennale dei servizi energetici, tecnologici e multimediali oltre che la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti.
L’efficientamento energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili permetterà al Museo di essere sostanzialmente “autosufficiente”. Prevedendo inoltre la riqualificazione degli spazi esistenti, il miglioramento della climatizzazione, la realizzazione di nuove aree di accoglienza al pubblico rese più funzionali grazie al supporto delle tecnologie digitali, consentirà ai visitatori un’esperienza più moderna e confortevole al pari dei più importanti musei internazionali.
I principali interventi del progetto:
• Sostenibilità energetica: un innovativo impianto fotovoltaico e un impianto di trigenerazione; il sito sarà in grado di autoprodurre il 90% dell’energia elettrica utile al proprio fabbisogno;
• Risparmio energetico complessivo di oltre il 50%;
• Riduzione impatto ambientale con 1700 tonnellate di CO2 complessivamente risparmiate
• Lighting concept: oltre 16mila mq saranno illuminati ridefinendo il concetto di luce per l’arte, garantendo una maggiore tutela delle opere;
• Accoglienza e accessibilità: nuovi spazi e ottimizzazione di quelli esistenti attraverso l’utilizzo di strategie digitali finalizzate alla tutela, alla valorizzazione, alla comunicazione, in
grado di rendere più funzionale, confortevole e tecnologica l’esperienza del museale del pubblico e i servizi di accoglienza;
• Cablaggio strutturato tra il Real Bosco e la Reggia per dotare il Parco e tutti gli edifici storici della rete Wi-Fi, con la predisposizione di impianti per l’illuminazione, la videosorveglianza e la sensoristica ambientale di prevenzione dei rischi connessi alle vulnerabilità del Sito.
Due anni di lavori (2023-2025)
L’intero progetto di restauro, riqualificazione, efficienza energetica e valorizzazione, partirà entro la fine settembre e terminerà a dicembre 2025. Il cronoprogramma prevede una cantierizzazione in fasi in modo da prevedere la chiusura solo di alcune aree del museo che rimarrà aperto al pubblico durante tutta la durata dei lavori.
L’Impianto Fotovoltaico
Per quel che riguarda l’aspetto architettonico, verrà restaurato riqualificato l’intero sistema di coperture della Reggia, con l’installazione di un impianto fotovoltaico da oltre 500kWp composto da 4500 moduli. La Reggia di Capodimonte costituisce un’icona monumentale all’interno dello skyline urbano della città di Napoli. Gli interventi succedutisi nel tempo hanno in parte modificato tale immagine, soprattutto con riferimento al sistema di coperture. Il progetto mira a riordinare l’immagine della Reggia all’interno del contesto paesaggistico grazie a tale delicato restauro delle coperture, condotto in piena sinergia con la competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Una copertura fotovoltaica architettonicamente integrata (Moduli Fotovoltaici “Capodimonte” cioè realizzati con caratteristiche tecniche ed estetiche studiate appositamente per il progetto). Sia il manto in tegole che quello fotovoltaico (perfettamente integrato e non visibile dal basso e dal suo contorno), saranno del tipo tetto ventilato (realizzati su una sottostruttura in listelli perfettamente rimovibili) e montate a seguito del consolidamento e restauro delle capriate novecentesche in cemento armato realizzate su progetto di Ezio De Felice.
Impianto di Climatizzazione per pubblico e tutela delle opere
Saranno riqualificati gli impianti di climatizzazione esistenti in tutte le aree espositive del Museo. Agli attuali 8.000 metri quadri climatizzati si aggiungeranno ulteriori 6.500, per un totale di 14.500 metri quadri, con un ampliamento complessivo di oltre il 77 % rispetto alle attuali aree climatizzate. Un nuovo sistema di monitoraggio termo-igrometrico ambientale permetterà, attraverso sensori professionali distribuiti nelle aree del museo, di registrare misurazioni puntuali di temperatura, umidità e qualità dell’aria, per preservare le opere d’arte. Il primo piano del Museo (Collezione Farnese e l’Appartamento Reale), attualmente privo di climatizzazione, sarà dotato di un nuovo impianto. Verrà, inoltre, riqualificato quello presente al secondo piano (Scuola Napoletana) e al terzo (Arte Contemporanea).
Il Lighting concept
Il progetto di lighting prevede l’installazione di 7.000 nuovi punti luce e la sostituzione di 3.300 lampade con tecnologia a Led. Oltre 16.000 metri quadri saranno illuminati seguendo un innovativo e moderno lighting concept, che ridefinisce il concetto di luce per l’arte e, grazie all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, sarà possibile il telecontrollo puntuale delle sorgenti luminose per la gestione dell’intensità, del cono ottico, del colore e della temperatura.
Accoglienza ed Accessibilità
Sarà realizzato uno spazio multifunzionale con l’ausilio di avanzate tecnologie digitali negli ambienti dell’ex Cappella Reale, che dagli anni Cinquanta ha assunto la funzione di Auditorium. La Sala Causa sarà oggetto di interventi di riqualificazione architettonica e impiantistica e ospiterà un deposito visitabile, dotato di tutte le tecnologie più avanzate.
Gli interventi artistici
Due famosi artisti contemporanei partecipano al progetto con opere site-specific: Mimmo Paladino (nuova Sala di Accoglienza) e Christiane Löhr (Terrazza Belvedere), le cui opere sono già presenti nella collezione del Museo di Capodimonte. L’intervento di Christiane Löhr interesserà la terrazza con l’altana di Ezio De Felice, a cui si accederà attraverso il terzo piano destinato all’arte contemporanea. Ulteriori interventi saranno relativi alla Sala Sol LeWitt al ridisegno degli spazi al piano terra destinati a biglietteria, guardaroba e accoglienza che ospiteranno l’installazione dell’artista Mimmo Paladino.